Tributario e Fiscale

Thursday 23 June 2005

Studi di settore. Periodo d’imposta 2004 – Parte seconda – Agenzia delle Entrate. CIRCOLARE N. 32 del 21.06.2005

Studi di settore. Periodo d’imposta 2004 Parte seconda – Agenzia delle Entrate. CIRCOLARE N. 32 del 21.06.2005

ALLEGATO 1

ELENCO STUDI APPROVATI IN VIGORE A DECORRERE DAL PERIODO D’IMPOSTA 2004

MANIFATTURE

1) Studio di settore TD01U (che sostituisce gli studi di settore SD01A e SD01B, nonchè, per l’attività 52.24.2, lo studio di settore SM14U) – Produzione di gelati, codice attività 15.52.0; Produzione di pasticceria fresca, codice attività 15.81.2; Produzione di fette biscottate, biscotti, prodotti di pasticceria conservati, codice attività 15.82.0; Produzione di cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie, codice attività 15.84.0; Commercio al dettaglio di pasticceria, dolciumi, confetteria, codice attività 52.24.2;

2) Studio di settore TD02U (che sostituisce lo studio di settore SD02U) – Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili, codice attività 15.85.0;

3) Studio di settore TD04A (che sostituisce gli studi di settore SD04B, SD04C e SD04D) – Estrazione di pietre ornamentali, codice attività 14.11.1; Estrazione di pietre da costruzioni, codice attività 14.11.2; Estrazione di pietra da gesso e di anidrite, codice attività 14.12.1; Estrazione di pietre per calce e cementi e di dolomite, codice attività 14.12.2; Estrazione di ardesia, codice attività 14.13.0; Estrazione di ghiaia e sabbia, codice attività 14.21.0; Estrazione di argilla e caolino, codice attività 14.22.0; Estrazione di pomice e di altri minerali e prodotti di cava (quarzo, quarzite, sabbie silicee, ecc.), codice attività 14.50.1;

4) Studio di settore TD04B (che sostituisce gli studi di settore SD04A e SD04E) – Segagione e lavorazione delle pietre e del marmo, codice attività 26.70.1; Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico, codice attività 26.70.2; Frantumazione di pietre e minerali vari fuori della cava, codice attività 26.70.3;

5) Studio di settore TD06U (che sostituisce lo studio di settore SD06U) – Fabbricazione di ricami, codice attività 17.54.6;

6) Studio di settore TD07A (che sostituisce lo studio di settore SD07A) – Fabbricazione di articoli di calzetteria, codice attività 17.71.0;

7) Studio di settore TD07B (che sostituisce gli studi di settore SD07B, SD07C, SD07D, SD07E, SD07F e SD07G) – Fabbricazione di pullover, cardigan e altri articoli simili a maglia, codice attività 17.72.0; Confezione di indumenti da lavoro, codice attività 18.21.0; Confezione di abbigliamento esterno, codice attività 18.22.A; Confezione di altri indumenti esterni realizzati con tessuti lavorati a maglia, codice attività 18.22.B; Confezione di biancheria intima, corsetteria, codice attività 18.23.A; Confezione di maglieria intima, codice attività 18.23.B; Confezione di abbigliamento o indumenti particolari, codice attività 18.24.2; Lavorazioni collegate all’industria dell’abbigliamento, codice attività 18.24.3; Confezione di cappelli, codice attività 18.24.A; Confezioni varie e accessori per l’abbigliamento, codice attività 18.24.B; Confezione di altri articoli e accessori lavorati a maglia, codice attività 18.24.C;

8) Studio di settore TD08U (che sostituisce lo studio SD08U) – Fabbricazione di calzature non in gomma, codice attività 19.30.1; Fabbricazione di parti e accessori per calzature non in gomma, codice attività 19.30.2; Fabbricazione di calzature, suole e tacchi in gomma e plastica, codice attività 19.30.3;

9) Studio di settore TD09A (che sostituisce gli studi di settore SD09A, SD09B, SD09D e SD09E) – Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate), codice attività 20.30.1; Fabbricazione di altri elementi di carpenteria in legno e falegnameria per l’edilizia, codice attività 20.30.2; Fabbricazione di prodotti vari in legno (esclusi i mobili), codice attività 20.51.1; Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero, codice attività 20.52.1; Fabbricazione di sedie e sedili, inclusi quelli per aeromobili, autoveicoli, navi e treni, codice attività 36.11.1; Fabbricazione di poltrone e divani, codice attività 36.11.2; Fabbricazione di mobili non metallici per uffici, negozi, ecc., codice attività 36.12.2; Fabbricazione di mobili per cucina, codice attività 36.13.0; Fabbricazione di altri mobili in legno per arredo domestico, codice attività 36.14.1; Fabbricazione di mobili in giunco, vimini ed altro materiale, codice attività 36.14.2;

10) Studio di settore TD09B (che sostituisce lo studio di settore SD09C) – Taglio, piallatura e trattamento del legno, codice attività 20.10.0; Fabbricazione di fogli da impiallacciatura, compensato, pannelli stratificati, pannelli di truciolato ed altri pannelli di legno, codice attività 20.20.0; Fabbricazione di imballaggi in legno, codice attività 20.40.0;

11) Studio di settore TD10B (che sostituisce lo studio di settore SD10B) – Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento, codice attività 17.40.1;

12) Studio di settore TD16U (che sostituisce lo studio di settore SD16U) – Confezione su misura di vestiario, codice attività 18.22.2;

13) Studio di settore TD18U (che sostituisce lo studio di settore SD18U) – Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali, codice attività 26.21.0; Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti, codice attività 26.30.0; Fabbricazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l’edilizia in terracotta, codice attività 26.40.0;

14) Studio di settore TD19U (che sostituisce lo studio di settore SD19U) – Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici, codice attività 28.12.1; Fabbricazione e installazione di tende da sole con strutture metalliche, tende alla veneziana e simili, codice attività 28.12.2;

15) Studio di settore TD20U (che sostituisce lo studio di settore SD20U) – Fabbricazione di strutture metalliche e di parti di strutture, codice attività 28.11.0; Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo, codice attività 28.21.0; Fabbricazione di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale, codice attività 28.22.0; Fabbricazione di generatori di vapore, escluse le caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda, codice attività 28.30.0; Produzione di pezzi di metallo fucinati, codice attività 28.40.1; Produzione di pezzi di metallo stampati, codice attività 28.40.2; Imbutitura e profilatura di lamiere di metallo; tranciatura e lavorazione a sbalzo, codice attività 28.40.3; Sinterizzazione dei metalli e loro leghe, codice attività 28.40.4; Trattamento e rivestimento dei metalli, codice attività 28.51.0; Fabbricazione di articoli di coltelleria e posateria, codice attività 28.61.0; Fabbricazione di utensileria a mano, codice attività 28.62.A; Fabbricazione di serrature e cerniere, codice attività 28.63.0; Fabbricazione di bidoni in acciaio e di contenitori analoghi, codice attività 28.71.0; Fabbricazione di imballaggi in metallo leggero, codice attività 28.72.0; Fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici, codice attività 28.73.0; Fabbricazione di filettatura e bulloneria, codice attività 28.74.1; Fabbricazione di molle, codice attività 28.74.2; Fabbricazione di catene fucinate senza saldatura e stampate, codice attività 28.74.3, Fabbricazione di stoviglie, pentolame, vasellame, attrezzi da cucina e accessori casalinghi, articoli metallici per l’arredamento di stanze da bagno, codice attività 28.75.1; Fabbricazione di casseforti, forzieri, porte metalliche blindate, codice attività 28.75.2; Fabbricazione di altri articoli metallici e minuteria metallica, codice attività 28.75.3; Fabbricazione di armi bianche, codice attività 28.75.4; Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli e relativi lavori di riparazione, codice attività 28.75.5;

16) Studio di settore TD32U (che sostituisce lo studio di settore SD32U) – Lavori di meccanica generale, codice attività 28.52.0; Fabbricazione di parti intercambiabili per macchine utensili e operatrici, codice attività 28.62.B; Fabbricazione e installazione di motori a combustione interna, compresi parti e accessori, manutenzione e riparazione (esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili), codice attività 29.11.1; Fabbricazione e installazione di turbine idrauliche e termiche ed altre macchine che producono energia meccanica, compresi parti e accessori, manutenzione e riparazione, codice attività 29.11.2; Fabbricazione di pompe, compressori e sistemi idraulici, codice attività 29.12.0; Fabbricazione di rubinetti e valvole, codice attività 29.13.0; Fabbricazione di organi di trasmissione, codice attività 29.14.1; Fabbricazione di cuscinetti a sfere, codice attività 29.14.2; Fabbricazione e installazione di fornaci e bruciatori, codice attività 29.21.1; Riparazione e manutenzione di fornaci e bruciatori, codice attività 29.21.2; Fabbricazione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione, codice attività 29.22.1; Riparazione e manutenzione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione, codice attività 29.22.2; Fabbricazione e installazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione, codice attività 29.23.1; Riparazione e manutenzione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione, codice attività 29.23.2; Fabbricazione di materiale per saldatura non elettrica, codice attività 29.24.1; Fabbricazione di bilance e di macchine automatiche per la vendita e la distribuzione (compresi parti staccate e accessori, installazione), codice attività 29.24.2; Fabbricazione di macchine di impiego generale ed altro materiale meccanico n. c.a., codice attività 29.24.3; Fabbricazione e installazione di macchine e apparecchi per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere (compresi parti e accessori), codice attività 29.24.4; Fabbricazione e installazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio (compresi parti e accessori), codice attività 29.24.5; Riparazione e manutenzione di macchine di impiego generale, codice attività 29.24.6; Fabbricazione di trattori agricoli, codice attività 29.31.1; Fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia, codice attività 29.32.1; Riparazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia, codice attività 29.32.2; Fabbricazione di macchine utensili elettriche portatili, codice attività 29.41.0; Fabbricazione di macchine utensili per la metallurgia (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.42.0; Fabbricazione di altre macchine utensili (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.43.0; Fabbricazione di macchine per la metallurgia (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.51.0; Fabbricazione di macchine da miniera, cava e cantiere (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.52.0; Fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.53.0; Fabbricazione e installazione di macchine tessili, di macchine e di impianti per il trattamento ausiliario dei tessili, di macchine per cucire e per maglieria (compresi parti e accessori, manutenzione e riparazione), codice attività 29.54.1; Fabbricazione e installazione di macchine e apparecchi per l’industria delle pelli, del cuoio e delle calzature (compresi parti e accessori, manutenzione e riparazione), codice attività 29.54.2; Fabbricazione di apparecchiature e di macchine per lavanderie e stirerie (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.54.3; Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (compresi parti ed accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.55.0; Fabbricazione e installazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma e di altre macchine per impieghi speciali n. c.a. (compresi parti e accessori, manutenzione e riparazione), codice attività 29.56.1; Fabbricazione di macchine per la stampa e la legatoria (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.56.2; Fabbricazione di stampi, portastampi, sagome, forme per macchine, codice attività 29.56.3; Fabbricazione di robot industriali per usi molteplici (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione e riparazione), codice attività 29.56.4; Fabbricazioni di armi, sistemi d’arma e munizioni, codice attività 29.60.0; Fabbricazione di elettrodomestici, codice attività 29.71.0; Fabbricazione di apparecchi per uso domestico non elettrici, codice attività 29.72.0.

17) Studio di settore TD34U (che sostituisce lo studio di settore SD34U) – Fabbricazione di protesi dentarie (compresa riparazione), codice attività 33.10.3.

SERVIZI

18) Studio di settore SG96U – Altre attività di manutenzione e di soccorso stradale, codice attività 50.20.5.

19) Studio di settore TG31U (che sostituisce gli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U) – Riparazioni meccaniche di autoveicoli, codice attività 50.20.1; Riparazione di carrozzerie di autoveicoli, codice attivita’à 50.20.2; Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli, codice attività 50.20.3; Riparazione e sostituzione di pneumatici, codice di attività 50.20.4; Riparazioni di motocicli e ciclomotori, codice attività 50.40.3;

20) Studio di settore TG34U (che sostituisce lo studio di settore SG34U) – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, codice attività 93.02.A;

21) Studio di settore TG36U (che sostituisce gli studi di settore SG35U, SG36U, SG62U e, limitatamente all’attività 55.30.B Servizi di ristorazione in self-service, lo studio SG76U) – Ristorazione con preparazione di cibi da asporto, codice attività 55.30.2; Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina, codice attività 55.30.A; Servizi di ristorazione in self-service, codice attività 55.30.B; Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo, codice attività 55.30.C;

22) Studio di settore TG37U (che sostituisce gli studi di settore SG37U, SG63U e SG64U) – Gelaterie e pasticcerie con somministrazione, codice attività 55.30.4; Bar e caffè, codice attività 55.40.A; Bottiglierie ed enoteche con somministrazione, codice attività 55.40.B; Bar, caffè con intrattenimento e spettacolo, codice attività 55.40.C;

23) Studio di settore TG39U (che sostituisce lo studio SG39U) – Agenzie di mediazione immobiliare, codice attività 70.31.0;

24) Studio di settore TG50U (che sostituisce gli studi di settore SG50U e SG71U) – Intonacatura, codice attività 45.41.0; Rivestimento di pavimenti e di muri, codice attività 45.43.0; Tinteggiatura e posa in opera di vetri, codice attività 45.44.0; Altri lavori di completamento degli edifici, codice attività 45.45.0;

25) Studio di settore TG66U (che sostituisce lo studio di settore SG66U) – Consulenza per installazione di sistemi hardware, codice attività 72.10.0; Edizione di software, codice attività 72.21.0; Altre realizzazioni di software e consulenza software, codice attività 72.22.0; Elaborazione e registrazione elettronica dei dati, codice attività 72.30.0; Attività delle banche di dati, codice attività 72.40.0; Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e apparecchiature informatiche, codice attività 72.50.0; Altre attività connesse all’informatica, codice attività 72.60.0;

26) Studio di settore TG67U (che sostituisce lo studio di settore SG67U) – Attività delle lavanderie industriali, codice attività 93.01.1; Servizi delle lavanderie a secco, tintorie, codice attività 93.01.2;

27) Studio di settore TG70U (che sostituisce lo studio di settore SG70U) – Servizi di pulizia, codice attività 74.70.1;

28) Studio di settore TG72A (che sostituisce lo studio di settore SG72A) – Trasporti con veicoli da piazza, codice attività 60.22.1; Trasporto mediante noleggio di autovettura da rimessa con conducente, codice attività 60.22.2;

29) Studio di settore TG74U (che sostituisce lo studio SG74U) – Studi fotografici, codice attività 74.81.1; Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa, codice attività 74.81.2;

30) Studio di settore TG75U (che sostituisce lo studio di settore SG75U) – Installazione di impianti elettrici e tecnici, codice attività 45.31.0; Lavori di isolamento, codice attività 45.32.0; Installazione di impianti idraulico-sanitari, codice attività 45.33.0; Altri lavori di installazione, codice attività 45.34.0; Posa in opera di infissi, codice attività 45.42.0.

PROFESSIONISTI

31) Studio di settore SK29U – Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo della geologia, codice attività 73.10.F; Attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria, codice attività 74.20.4;

32) Studio di settore TK01U (che sostituisce lo studio di settore SK01U) – Attività degli studi notarili, codice attività 74.11.2;

33) Studio di settore TK03U (che sostituisce lo studio di settore SK03U) – Attività tecniche svolte da geometri, codice attività 74.20.A;

34) Studio di settore TK04U (che sostituisce lo studio di settore SK04U) – Attività degli studi legali, codice attività 74.11.1;

35) Studio di settore TK05U (che sostituisce lo studio di settore SK05U) – Servizi forniti da dottori commercialisti, codice attività 74.12.A; Servizi forniti da ragionieri e periti commerciali, codice attività 74.12.B; Consulenza del lavoro, codice attività 74.14.2;

36) Studio di settore TK08U (che sostituisce lo studio di settore SK08U) – Attività tecniche svolte da disegnatori, codice attività 74.20.C;

37) Studio di settore TK16U (che sostituisce lo studio di settore SK16U) – Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi, codice attività 70.32.0;

38) Studio di settore TK18U (che sostituisce lo studio di settore SK18U) – Studi di architettura, codice attività 74.20.E;

39) Studio di settore TK20U (che sostituisce lo studio di settore SK20U) – Attività professionale svolta da psicologi, codice attività 85.14.3;

40) Studio di settore TK21U (che sostituisce lo studio di SK21U) – Servizi degli studi odontoiatrici, codice attività 85.13.0.

COMMERCIO

41) Studio di settore TM03A (che sostituisce lo studio di settore SM03A) – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di alimentari e bevande, codice attività 52.62.1; Commercio al dettaglio ambulante itinerante di alimentari e bevande, codice attività 52.63.3;

42) Studio di settore TM03B (che sostituisce lo studio di settore SM03B) – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento, codice attività 52.62.2; Commercio al dettaglio ambulante itinerante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento, codice attività 52.63.4;

43) Studio di settore TM03C (che sostituisce lo studio di settore SM03C) – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di arredamenti per giardino, mobili, articoli diversi per uso domestico, codice attività 52.62.4; Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di articoli di occasione, sia nuovi che usati, codice attività 52.62.5; Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di altri articoli n.c.a., codice attività 52.62.B; Commercio al dettaglio ambulante itinerante di altri prodotti non alimentari, codice attività 52.63.B;

44) Studio di settore TM03D (che sostituisce lo studio di settore SM03D) – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di calzature e pelletterie, codice attività 52.62.3;

45) Studio di settore TM04U (che sostituisce lo studio di settore SM04U) – Farmacie, codice attività 52.31.0;

46) Studio di settore TM06A (che sostituisce gli studi di settore SM06A e SM06C) – Commercio al dettaglio di articoli casalinghi, di cristallerie e vasellame, codice attività 52.44.2; Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione, codice attività 52.44.3; Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a., codice attività 52.44.B; Commercio al dettaglio di elettrodomestici, apparecchi radio, televisori, lettori e registratori di dischi e nastri, codice attività 52.45.1; Commercio al dettaglio di dischi e nastri, codice attività 52.45.2; Commercio al dettaglio di apparecchi e attrezzature per le telecomunicazioni e la telefonia, codice attività 52.48.7;

47) Studio di settore TM06B (che sostituisce lo studio di settore SM06B) – Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti, codice attività 52.45.3;

48) Studio di settore TM07U (che sostituisce lo studio di settore SM07U) – Commercio al dettaglio di filati per maglieria e di merceria, codice attività 52.41.2;

49) Studio di settore TM08U (che sostituisce gli studi di settore SM08A e SM08B) – Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli, codice attività 52.48.4; Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni, di articoli per il tempo libero, codice attività 52.48.5;

50) Studio di settore TM09A (che sostituisce lo studio di settore SM09A – Commercio di autoveicoli, codice attività 50.10.0;

51) Studio di settore TM09B (che sostituisce lo studio di settore SM09B) – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori, codice attività 50.40.1;

52) Studio di settore TM10U (che sostituisce lo studio di settore SM10U) – Commercio di parti e accessori di autoveicoli, codice attività 50.30.0; Commercio all’ingrosso e al dettaglio di pezzi di ricambio per motocicli e ciclomotori, codice attività 50.40.2;

53) Studio di settore TM15A (che sostituisce lo studio di settore SM15A) – Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria, codice attività 52.48.3; Riparazioni di orologi e di gioielli, codice attività 52.73.0;

54) Studio di settore TM16U (che sostituisce lo studio di settore SM16U) – Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, codice attività 52.33.2;

55) Studio di settore TM19U (che sostituisce lo studio di settore SM19U) – Commercio all’ingrosso di tessuti, codice attività 51.41.1; Commercio all’ingrosso di articoli di merceria, filati e passamaneria, codice attività 51.41.2; Commercio all’ingrosso di altri articoli tessili, codice attività 51.41.3; Commercio all’ingrosso di abbigliamento e accessori, codice attività 51.42.1; Commercio all’ingrosso di camicie e biancheria, maglieria e simili, codice attività 51.42.3;

56) Studio di settore TM20U (che sostituisce lo studio di settore SM20U) – Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, di cancelleria e fornitura per ufficio, codice attività 52.47.3;

57) Studio di settore TM27A (che sostituisce lo studio di settore SM27A) – Commercio al dettaglio di frutta e verdura, codice attività 52.21.0;

58) Studio di settore TM27B (che sostituisce lo studio di settore SM27B) – Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi, codice attività 52.23.0;

59) Studio di settore TM28U (che sostituisce lo studio di settore SM28U) – Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa, codice attività 52.41.1; Commercio al dettaglio di tappeti, codice attività 52.48.C;

60) Studio di settore TM29U (che sostituisce lo studio di settore SM29U) – Commercio al dettaglio di mobili, codice attività 52.44.1; Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica, codice attività 52.44.A;

61) Studio di settore TM40A (che sostituisce lo studio di settore SM40A) – Commercio al dettaglio di fiori e piante, codice attività 52.48.A.

ALLEGATO N. 2

STUDI DI SETTORE PREVISTI PER LA REVISIONE PER IL PERIODO D’IMPOSTA 2005 (PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DEL 21 FEBBRAIO 2005)

SD03U

  (primo anno di applicazione 1998)

  15.61.1 – Molitura del frumento

  15.61.2 – Molitura di altri cereali

  15.61.3 – Lavorazione del risone

  15.61.4 – Altre lavorazioni di semi e granaglie

SD10A

  (primo anno di applicazione 1998) *

  17.11.0 – Preparazione e filatura di fibre tipo cotone

  17.14.0 – Preparazione e filatura di fibre tipo lino

  17.21.0 – Tessitura di filati tipo cotone

SD14U

  (primo anno di applicazione 1999) *

  17.12.1 – Preparazione delle fibre di lana e assimilate, cardatura

  17.12.2 – Filatura della lana cardata e di altre fibre tessili a taglio laniero

  17.13.1 – Pettinatura e ripettinatura delle fibre di lana e assimilate

  17.13.2 – Filatura della lana pettinata e delle fibre assimilate

  17.17.0 – Preparazione e filatura di altre fibre tessili

  17.22.0 – Tessitura di filati tipo lana cardata

  17.23.0 – Tessitura di filati tipo lana pettinata

  17.25.0 – Tessitura di altre materie tessili

  17.60.0 – Fabbricazione di tessuti a maglia

SD21U

  (primo anno di applicazione 1999)

  33.40.1 – Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; montatura in serie di occhiali comuni

  33.40.2 – Confezionamento ed apprestamento di occhiali da vista e lenti a contatto

SD22U

  (primo anno di applicazione 2000)

  31.50.0 – Fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e di lampade elettriche

SD24A

  (primo anno di applicazione 2000)

  52.42.4 – Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle

SD24B

  (primo anno di applicazione 2000)

  18.30.2 – Confezione di articoli in pelliccia

SD25U

  (primo anno di applicazione 2000)

  18.30.1 – Preparazione e tintura di pellicce

  19.10.0 – Preparazione e concia del cuoio

SD26U

  (primo anno di applicazione 2000)

  18.10.0 – Confezione di vestiario in pelle

SD27U

  (primo anno di applicazione 2000)

  19.20.0 – Fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria e selleria

SD28U

  (primo anno di applicazione 2001)

  26.12.0 – Lavorazione e trasformazione del vetro piano

  26.15.1 – Lavorazione e trasformazione del vetro cavo

  26.15.2 – Lavorazione di vetro a mano e a soffio

  26.15.3 – Fabbricazione e lavorazione di vetro tecnico, industriale, per altri lavori

SD29U

  (primo anno di applicazione 2000)

  26.61.0 – Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l’edilizia

  26.63.0 – Produzione di calcestruzzo pronto per l’uso

  26.66.0 – Fabbricazione di altri prodotti in calcestruzzo, gesso e cemento

SD33U

  (primo anno di applicazione 2000)

  27.41.0 – Produzione di metalli preziosi e semilavorati

  36.22.1 – Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria, di metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi

  36.22.2 – Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale

SD35U

  (primo anno di applicazione 2001)

  22.11.0 – Edizione di libri

  22.13.0 – Edizione di riviste e periodici

  22.15.0 – Altre edizioni

  22.22.0 – Altre stampe di arti grafiche

  22.23.0 – Legatoria, rilegatura di libri

  22.24.0 – Lavorazioni preliminari alla stampa

  22.25.0 – Lavorazioni ausiliarie connesse alla stampa

SD36U

  (primo anno di applicazione 2001)

  27.10.0 – Siderurgia

  27.21.0 – Fabbricazione di tubi di ghisa

  27.31.0 – Stiratura a freddo

  27.32.0 – Laminazione a freddo di nastri

  27.33.0 – Profilatura mediante formatura o piegatura a freddo

  27.34.0 – Trafilatura

  27.51.0 – Fusione di ghisa

  27.52.0 – Fusione di acciaio

  27.53.0 – Fusione di metalli leggeri

  27.54.0 – Fusione di altri metalli non ferrosi

SD37U

  (primo anno di applicazione 2001)

  35.12.0 – Costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto e sportive

SD38U

  (primo anno di applicazione 2001)

  36.12.1 – Fabbricazione di mobili metallici per uffici e negozi, ecc.

SD47U

  (primo anno di applicazione 2001)

  21.21.0 – Fabbricazione di carta e cartoni ondulati e di imballaggi di carta e cartone

  21.23.0 – Fabbricazione di prodotti cartotecnici

  21.25.0 – Fabbricazione di altri articoli di carta e di cartone

SD48U

  (primo anno di applicazione 2003)

  35.11.1 – Cantieri navali per costruzioni metalliche

  35.11.2 – Cantieri navali per costruzioni non metalliche

  35.11.3 – Cantieri di riparazioni navali

SG33U

  (primo anno di applicazione 1998)

  93.02.B – Servizi degli istituti di bellezza

SG46U

  (primo anno di applicazione 1998)

  29.31.2 – Riparazione di trattori agricoli

SG51U

  (primo anno di applicazione 1998)

  92.31.H – Attività di conservazione e restauro di opere darte

SG55U

  (primo anno di applicazione 2002)

  93.03.0 – Servizi di pompe funebri e attività connesse

SG56U

  (primo anno di applicazione 2000)

  85.14.A – Laboratori di analisi cliniche

SG58U

  (primo anno di applicazione 1999)

  55.22.0 – Campeggi ed aree attrezzate per roulotte

  55.23.1 – Villaggi turistici

SG60U

  (primo anno di applicazione 2000)

  92.72.1 – Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali

SG68U

  (primo anno di applicazione 2002)

  60.24.0 – Trasporto di merci su strada

SG72B

  (primo anno di applicazione 2000)

  60.21.0 – Altri trasporti terrestri, regolari, di passeggeri

  60.23.0 – Altri trasporti terrestri non regolari di passeggeri

SK02U

  (primo anno di applicazione 2000)

  74.20.F – Studi di ingegneria

SK06U

  74.12.C – Servizi forniti da revisori contabili, periti, consulenti ed altri soggetti che svolgono attività in materia di amministrazione, contabilità e tributi

SK10U

  (primo anno di applicazione 2001)

  85.12.1 – Studi medici generici convenzionati o meno col Servizio Sanitario Nazionale

  85.12.3 – Studi di radiologia e radioterapia

  85.12.A – Prestazioni sanitarie svolte da chirurghi

  85.12.B – Altri studi medici e poliambulatori specialistici

SK17U

  (primo anno di applicazione 2000)

  74.20.B – Attività tecniche svolte da periti industriali

SK19U

  (primo anno di applicazione 2001)

  85.14.2 – Attività professionali paramediche indipendenti

SK22U

  (primo anno di applicazione 2001)

  85.20.0 – Servizi veterinari

SM11A

  (primo anno di applicazione 2001)

  52.46.1 – Commercio al dettaglio di ferramenta, materiale elettrico e termoidraulico, pitture e vetro piano

  52.46.2 – Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari

  52.46.3 – Commercio al dettaglio di materiali da costruzione

  52.48.9 – Commercio al dettaglio di carta da parati e di rivestimenti per pavimenti

SM11B

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.44.3 – Commercio all’ingrosso di carte da parati

  51.53.1 – Commercio all’ingrosso di legname, semilavorati in legno e legno artificiale

  51.53.2 – Commercio all’ingrosso di materiali da costruzione (inclusi i materiali igienico-sanitari)

  51.53.3 – Commercio all’ingrosso di vetro piano

  51.53.4 – Commercio all’ingrosso di vernici e colori

  51.54.1 – Commercio all’ingrosso di articoli in ferro e in altri metalli (ferramenta)

  51.54.2 – Commercio all’ingrosso di apparecchi e accessori per impianti idraulici e di riscaldamento

SM12U

  (primo anno di applicazione 2000)

  52.47.1 – Commercio al dettaglio di libri nuovi

SM15B

  (primo anno di applicazione 2001)

  52.48.2 – Commercio al dettaglio di materiale per ottica, fotografia, cinematografia, strumenti di precisione

SM17U

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.21.1 – Commercio all’ingrosso di cereali e legumi secchi

  51.21.2 – Commercio all’ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame, piante officinali, semi oleosi, patate da semina

SM18A

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.22.0 – Commercio all’ingrosso di fiori e piante

SM18B

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.23.0 – Commercio all’ingrosso di animali vivi

SM21A

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.31.0 – Commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi

SM21B

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.34.1 – Commercio all’ingrosso di bevande alcoliche

  51.34.2 – Commercio all’ingrosso di altre bevande

SM21C

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.38.1 – Commercio all’ingrosso di prodotti della pesca freschi

  51.38.2 – Commercio all’ingrosso di prodotti della pesca congelati, surgelati, conservati, secchi

SM21D

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.32.1 – Commercio all’ingrosso di carne fresca, congelata e surgelata

SM21E

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.33.1 – Commercio all’ingrosso di prodotti lattiero-caseari e di uova

SM21F

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.32.2 – Commercio all’ingrosso di prodotti di salumeria

  51.33.2 – Commercio all’ingrosso di oli e grassi alimentari

  51.36.0 – Commercio all’ingrosso di zucchero, cioccolato, dolciumi, prodotti da forno

  51.37.B – Commercio all’ingrosso di tè, cacao, droghe e spezie

  51.38.3 – Commercio all’ingrosso di altri prodotti alimentari

  51.39.1 – Commercio all’ingrosso non specializzato di prodotti surgelati

  51.39.2 – Commercio all’ingrosso non specializzato di prodotti alimentari, bevande e tabacco

SM22A

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.43.1 – Commercio all’ingrosso di elettrodomestici, di apparecchi radiotelevisivi e telefonici e altra elettronica di consumo

  51.43.2 – Commercio all’ingrosso di supporti, vergini o registrati, audio, video, informatici (dischi, nastri e altri supporti)

  51.43.3 – Commercio all’ingrosso di materiali radioelettrici, telefonici e televisivi

  51.43.4 – Commercio all’ingrosso di articoli per illuminazione e materiale elettrico vario per uso domestico

SM22B

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.44.1 – Commercio all’ingrosso di vetrerie e cristallerie

  51.44.2 – Commercio all’ingrosso di ceramiche e porcellane

  51.44.5 – Commercio all’ingrosso di coltelleria, posateria e pentolame

SM22C

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.47.1 – Commercio all’ingrosso di mobili di qualsiasi materiale

SM25A

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.47.6 – Commercio all’ingrosso di giochi e giocattoli

SM25B

  (primo anno di applicazione 2000)

  51.47.7 – Commercio all’ingrosso di articoli sportivi (comprese le biciclette)

SM30U

  (primo anno di applicazione 2001)

  52.11.5 – Commercio al dettaglio di prodotti surgelati

SM32U

  (primo anno di applicazione 2001)

  52.48.6 – Commercio al dettaglio di oggetti d’arte, di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria

SM35U

  (primo anno di applicazione 2001)

  52.33.1 – Erboristerie

SM36U

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.47.3 – Commercio all’ingrosso di libri, riviste e giornali

SM37U

  (primo anno di applicazione 2001)

  51.44.4 – Commercio all’ingrosso di saponi, detersivi e altri prodotti per la pulizia

  51.45.0 – Commercio all’ingrosso di profumi e cosmetici

(*) Nell’ambito degli studi di settore SD10A e SD14U è prevista anche la revisione delle attività contraddistinte dai seguenti codici di attività:

17.15.0 – Torcitura e testurizzazione della seta e di filamenti sintetici o artificiali

17.16.0 – Fabbricazione di filati cucirini;

17.24.0 – Tessitura di filati tipo seta

Allegato 3

STUDI DI SETTORE IN VIGORE A DECORRERE DAL PERIODO D’IMPOSTA 2004 – parte seconda

3. ATTIVITÀ DEI SERVIZI

3.1 Valutazioni di carattere generale

   Con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze 17 marzo 2005 sono stati approvati 13 studi di settore relativi ad attività dei servizi applicabili a decorrere dal periodo d’imposta 2004; di questi, uno solo, lo studio SG96U, è completamente nuovo, mentre gli altri dodici (TG31U, TG34U, TG36U, TG37U, TG39U, TG50U, TG66U, TG67U, TG70U, TG72A, TG74U e TG75U), rappresentano l’evoluzione di 21 studi di settore già in vigore nei periodi d’imposta precedenti.

   Le elaborazioni effettuate sulla base dei dati contenuti nei modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, nonché sulle ulteriori informazioni contenute negli appositi questionari inviati ai contribuenti, hanno permesso la realizzazione delle evoluzioni degli studi citati in precedenza.

   Nel settore dei servizi, l’obiettivo riguardante la semplificazione degli adempimenti è stato perseguito attraverso:

     – l’applicabilità di tutti i 13 studi approvati ai soggetti che esercitano la propria attività mediante l’utilizzo di più unità di produzione;

     – l’accorpamento di 21 studi di settore nelle citate 12 evoluzioni, riconducendo, in alcuni casi, nell’ambito di applicazione di un unico studio più attività che in precedenza erano soggette a studi diversi;

     – l’applicabilità di due studi (TG36U e TG37U) ad attività complementari a quelle oggetto dello studio.

   L’introduzione di tali innovazioni permette di semplificare l’applicazione degli studi di settore nei confronti dei soggetti che esercitano la propria attività mediante l’utilizzo di più unità di produzione o che svolgono più attività.

   Nei confronti di questi soggetti, infatti, non sussistono gli obblighi relativi all’annotazione separata dei ricavi e degli altri componenti rilevanti ai fini degli studi di settore e non si applicano i criteri approvati con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 25 marzo 2002.

   In particolare, per ciò che riguarda gli studi TG36U e TG37U, va evidenziato che questi risultano applicabili anche nel caso in cui il contribuente eserciti, unitamente all’attività oggetto dello studio, una o più attività che abbiano caratteristiche simili a quella esercitata in via prevalente. Tali attività, definite complementari, sono elencate nella parte della circolare relativa agli specifici studi di settore.

3.2 Principali novità degli studi dei servizi

   Tra le principali novità che caratterizzano quasi tutti gli studi in oggetto, è possibile evidenziare:

     – un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi da quelli, meno numerosi, caratterizzanti i precedenti studi. Ciò è avvenuto anche attraverso l’utilizzo di ulteriori informazioni quali elementi rilevanti per la suddivisione in cluster;

     – un’evoluzione delle distribuzioni ventiliche, che sono state suddivise anche sulla base del personale dipendente (ad eccezione dello studio SG72A) e, in alcuni studi, della localizzazione dell’attività. L’affinamento, così operato sulle distribuzioni ventiliche permette di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza dei diversi indicatori;

     – l’utilizzo, per alcuni studi, delle tariffe o prezzi applicati nell’ambito delle funzioni di stima dei ricavi.

3.3 L’utilizzo delle tariffe o prezzi nell’ambito delle attività dei servizi

   Nell’ambito degli studi di settore TG34U (Servizi saloni barbieri e parrucchieri), TG36U (Servizi di ristorazione), TG37U (Bar e caffè, gelaterie), e TG67U (Lavanderie, servizi delle lavanderie a secco, tintorie), sono state utilizzate, per la stima dei ricavi, le tariffe e i prezzi applicati, rilevati con i questionari predisposti per l’evoluzione degli studi.

   Tale innovazione permette di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all’ubicazione dell’esercizio. Infatti, il livello delle tariffe applicate dal singolo barbiere/parrucchiere, il livello dei prezzi delle portate principali per i ristoranti, il livello del prezzo del caffè al bancone per i bar, nonchè il livello delle tariffe applicate dalla singola lavanderia per i principali servizi, raffrontati con i valori di riferimento individuati per il relativo settore, hanno permesso di individuare dei correttivi da applicare ai coefficienti delle variabili “Costo del venduto”, “Costo per la produzione di servizi”, “Spese per acquisti di servizi”.

3.4 Studio di settore SG96U – Altre attività di manutenzione e di soccorso stradale

   L’attività interessata dallo studio di settore SG96U è quella relativa al codice attività 50.20.5 – Altre attività di manutenzione e di soccorso stradale.

   Lo studio di settore SG96U, approvato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2005, è stato elaborato analizzando le informazioni acquisite tramite il questionario SG96, inviato ai contribuenti interessati nel 2003 e relativo all’anno d’imposta 2002. L’analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto relativo alle altre attività di manutenzione e di soccorso stradale ed ha individuato 8 modelli organizzativi.

3.5 Studio di settore TG31U – Manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici attività:

     50.20.1 – Riparazioni meccaniche di autoveicoli;

     50.20.2 – Riparazione di carrozzerie di autoveicoli;

     50.20.3 – Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli;

     50.20.4 – Riparazione e sostituzione di pneumatici;

     50.40.3 – Riparazioni di motocicli e ciclomotori.

   Lo studio di settore TG31U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S.. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005) è il risultato della “evoluzione” degli studi di settore:

     SG31U, relativo al codice di attività 50.20.1 “Riparazioni meccaniche di autoveicoli”;

     SG32U, relativo al codice di attività 50.20.3 “Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli”;

     SG43U, relativo al codice di attività 50.20.2 “Riparazione di carrozzerie di autoveicoli”;

     SG47U, relativo al codice di attività 50.20.4 “Riparazione e sostituzione di pneumatici”;

     SG49U, relativo al codice di attività 50.40.3 Riparazioni di motocicli e ciclomotori.

   Gli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U, erano stati approvati con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 ed avevano validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1998.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha esaminato lo studio di settore evoluzione TG31U nella riunione del 12 gennaio 2005 che ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sugli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U, sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESG31 inviato ai contribuenti per l’evoluzione degli studi in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore delle imprese di manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori (TG31U) ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico.

   Inoltre, considerando le particolarità strutturali delle attività esaminate, sono state individuate precise soluzioni finalizzate a superare gli obblighi dell’annotazione separata, non solo in presenza di più unità operative, ma anche in riferimento all’esercizio di più attività.

   In particolare, sono stati individuati 41 modelli organizzativi (rispetto ai 24 complessivi degli studi precedenti), distinti sulla base della:

     – specializzazione dei servizi prestati;

     – tipologia di veicoli per i quali viene fornita assistenza;

     – dimensione della struttura;

     – modalità organizzativa;

     – tipologia della clientela.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   I nuovi indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – valore aggiunto orario per addetto = (ricavi – costo del venduto – costo per la produzione di servizi – spese per acquisti di servizi)/(numero addetti*312*8);

     – incidenza percentuale dei costi e spese sui ricavi = [(costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)* 100]/ ricavi;

     – durata delle scorte = [giacenza media del magazzino / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)] * 365.

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Nella versione precedente degli studi di settore, l’unico indicatore di coerenza utilizzato era il “Rendimento orario per addetto”.

3.6 Studio di settore TG34U – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere

   L’attività interessata dallo studio di settore TG34U è quella relativa al codice attività 93.02.A – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere.

   Lo studio di settore TG34U, approvato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento Straordinario della Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2005, costituisce l’evoluzione dello studio di settore SG34U, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e in vigore fino al periodo d’imposta 2003.

   Il nuovo studio è stato elaborato analizzando sia le informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, allegati alla dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2002 che le informazioni acquisite tramite il questionario ESG34, inviato ai contribuenti interessati nel 2003 e relativo all’anno d’imposta 2002. L’evoluzione dello studio ha permesso di cogliere i mutamenti strutturali e le variazioni di mercato nonché di individuare con maggiore precisione i modelli organizzativi e di ampliare da 13 a 15 il numero dei cluster.

3.7 Studio di settore TG36U – Servizi di ristorazione

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici attività:

     55.30.A – Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina;

     55.30.B – Servizi di ristorazione in self-service;

     55.30.C – Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;

     55.30.2 – Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.

   Occorre evidenziare, che lo studio TG36U, riguardante le attività di sopra indicate, si applica, altresì, ai contribuenti che svolgono come attività non prevalente una o più delle seguenti attività:

     55.40.A “Bar e caffè”;

     55.40.C “Bar, caffè con intrattenimento e spettacolo”;

     55.40.B “Bottiglierie ed enoteche con somministrazione”.

     55.30.4 “Gelaterie e pasticcerie con somministrazione”.

   Lo studio di settore TG36U, inoltre, si applica, anche in presenza di ricavi, ancorché prevalenti, provenienti dalla cessione di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso, ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audiovideomagnetici, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio. In relazione allo svolgimento contemporaneo delle predette attività il contribuente non è tenuto ad osservare gli obblighi di annotazione separata previsti dal decreto dirigenziale del 24 dicembre 1999.

   Lo studio di settore TG36U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005) è il risultato della “evoluzione” degli studi di settore:

     SG35U, relativo al codice di attività 55.30.2 “Ristorazione con preparazione di cibi da asporto”;

     SG36U, relativo al codice di attività 55.30.A “Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina”;

     SG62U, relativo al codice di attività 55.30.C “Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo”;

     SG76U, limitatamente al codice di attività 55.30.B “Servizi di ristorazione in self-service”.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha dato parere favorevole nella riunione del 16 febbraio 2005. Lo studio TG36U ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Gli studi di settore SG35U e SG36U, erano stati approvati con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 ed avevano validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1998, mentre, lo studio di settore SG62U, era stato approvato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000, ed aveva validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1999. Come sopra riportato, nello studio TG36U è stata ricondotta anche l’attività di “Servizi di ristorazione in self-service” codice di attività 55.30.B, precedentemente compresa nello studio di settore SG76U, approvato con decreto ministeriale del 21 febbraio 2003, con validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2002.

   Le nuove analisi effettuate sugli studi di settore SG35U, SG36U, SG62U e SG76U (limitatamente al codice di attività 55.30.B “Servizi di ristorazione in self-service”), sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESG36 inviato ai contribuenti per l’evoluzione degli studi in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore delle imprese di servizi di ristorazione (TG36U) ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico. Con l’obiettivo di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all’ubicazione dell’esercizio, nella definizione della “funzione di ricavo”, è stato tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate al livello dei prezzi praticati. E’ opportuno segnalare che lo studio ha colto, per alcuni cluster, con le funzioni di ricavo, i differenti risultati economici legati alla fornitura di piatti a base di pesce e al servizio di birreria.

   Infine, considerando le particolarità strutturali delle attività esaminate, sono state individuate precise soluzioni finalizzate a superare gli obblighi dell’annotazione separata, non solo in presenza di più unità operative, ma anche in riferimento all’esercizio di più attività.

   In particolare, sono stati individuati 26 modelli organizzativi (rispetto ai 21 complessivi degli studi precedenti), distinti sulla base della:

     – tipologia di attività;

     – tipo di servizio offerto;

     – specializzazione gastronomica;

     – presenza o meno di posti a sedere;

     – offerta di servizi complementari;

     – stagionalità;

     – dimensione.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   I nuovi indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – ricarico = ricavi / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi);

     – numero posti per addetto = numero posti a sedere / numero addetti;

     – rotazione giornaliera dei posti = numero pasti nell’anno / numero posti a sedere nell’anno;

     – rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / giacenza media del magazzino;

     – valore aggiunto per addetto = (ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso – costo del venduto – costo per la produzione di servizi – spese per acquisti di servizi) / (numero addetti * 1.000).

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente sulla base del personale dipendente e della localizzazione territoriale, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Nella versione precedente degli studi di settore, gli indicatori di coerenza utilizzati erano la “Produttività per addetto”, il “Ricarico” e la “Rotazione del magazzino”.

3.8 Studio di settore TG37U – Bar, caffè e gelaterie

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici attività:

     55.40.A “Bar e caffè”;

     55.40.C “Bar, caffè con intrattenimento e spettacolo”;

     55.40.B “Bottiglierie ed enoteche con somministrazione”;

     55.30.4 “Gelaterie e pasticcerie con somministrazione”.

   Occorre evidenziare, che lo studio TG37U, riguardante le attività di sopra indicate, si applica, altresì, ai contribuenti che svolgono come attività non prevalente una o più delle seguenti attività:

     55.30.A – Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina;

     55.30.B – Servizi di ristorazione in self-service;

     55.30.C – Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;

     55.30.2 – Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.

   Lo studio di settore TG37U, inoltre, si applica, anche in presenza di ricavi, ancorchè prevalenti, provenienti dalla cessione di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso, ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audiovideomagnetici, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio. In relazione allo svolgimento contemporaneo delle predette attività il contribuente non è tenuto ad osservare gli obblighi di annotazione separata previsti dal decreto dirigenziale del 24 dicembre 1999.

   Lo studio di settore TG37U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. . alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005) è il risultato della “evoluzione” degli studi di settore:

     SG37U, relativo ai codici di attività 55.30.4 ” Gelaterie e pasticcerie con somministrazione” e 55.40.A “Bar e caffè”;

     SG63U, relativo al codice di attività 55.40.C “Bar, caffè con intrattenimento e spettacolo”;

     SG64U, relativo al codice di attività 55.40.B “Bottiglierie ed enoteche con somministrazione”.

   Lo studio di settore SG37U, era stato approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 ed avevano validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1998, mentre, gli studi di settore SG63U e SG64U, erano stati approvati con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000, ed avevano validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1999.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha dato parere favorevole allo studio di settore TG37U nella riunione del 16 febbraio 2005. Lo studio ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sugli studi di settore SG37U, SG63U e SG64U, sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESG37 inviato ai contribuenti per l’evoluzione degli studi in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore TG37U ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico.

   Inoltre, considerando le particolarità strutturali delle attività esaminate, sono state individuate precise soluzioni finalizzate a superare gli obblighi dell’annotazione separata, non solo in presenza di più unità operative, ma anche in riferimento all’esercizio di più attività.

   In particolare, sono stati individuati 30 modelli organizzativi (rispetto ai 25 complessivi degli studi precedenti), distinti sulla base della:

     – tipologia di prodotto;

     – dimensione e volume di attività;

     – modalità organizzativa;

     – presenza di giochi/intrattenimenti/spettacoli;

     – offerta di servizi aggiuntivi;

     – localizzazione dell’esercizio;

     – stagionalità.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   Gli indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – ricarico = ricavi / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi);

     – rotazione del magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / giacenza media del magazzino;

     – valore aggiunto per addetto = (ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso – costo del venduto – costo per la produzione di servizi – spese per acquisti di servizi) / (numero addetti * 1.000).

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente sulla base del personale dipendente e della localizzazione territoriale, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Nella versione precedente degli studi di settore, gli indicatori di coerenza utilizzati erano la “Produttività per addetto”, il “Ricarico” e la “Rotazione del magazzino”.

3.9 Studio di settore TG39U – Agenzie di mediazione immobiliare

   L’attività interessata è quella relativa al codice di attività 70.31.0 – Agenzie di mediazione immobiliare. Lo studio di settore TG39U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S.. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005), è il risultato della “evoluzione” dello studio di settore SG39U.

   Lo studio di settore SG39U, era stato approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 ed aveva validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1998.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha esaminato lo studio di settore evoluzione TG39U nella riunione del 16 febbraio 2005 che ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sullo studio di settore SG39U sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESG39 inviato ai contribuenti per l’evoluzione dello studio in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore TG39U ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico. Infatti, con il nuovo studio di settore è stato tenuto conto delle possibili differenze di risultati derivanti dalla tipologia di attività svolta e dal comparto di specializzazione. Ciò ha consentito di individuare gruppi omogenei di imprese specializzate nell’attività di intermediazione/mandato per la compravendita e/o la locazione delle varie tipologie di immobili.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   I nuovi indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – valore aggiunto per addetto = (ricavi – costo del venduto – costo per la produzione di servizi – spese per acquisti di servizi)/(numero addetti*1.000);

     – provvigione media per trattativa conclusa = (ricavi da attività di intermediazione e/o mandato)/(numero totale di trattative concluse).

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente per il “valore aggiunto per addetto” e sulla base della localizzazione territoriale per la “provvigione media per trattativa conclusa”, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti.

   Nella versione precedente dello studio di settore, l’indicatore di coerenza utilizzato era la “Produttività per addetto”.

Infine, è necessario evidenziare che nella definizione della “funzione di ricavo”, è stato tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate alla localizzazione degli immobili (o aziende) oggetto di compravendita/locazione (o cessione), nonché all’anno di inizio attività per il quale era stata prevista una espressa cautela dall’amministrazione finanziaria con la circolare n. 100/E del 21 maggio 1999. A tale riguardo, infatti, la citata circolare affermava che “nella fase di avvio dell’attività del soggetto, nella quale, anche dopo il primo periodo d’imposta, l’imprenditore impegnato principalmente nell’acquisizione della clientela e nella diffusione del proprio nome, potrebbe sostenere i costi che caratterizzano il suo comparto, senza avere, tuttavia, la stessa capacità di produrre ricavi che si riscontra in aziende similari presenti da anni sul mercato”.

3.10 Studio di settore TG50U – Intonacatura, rivestimento, tinteggiatura ed altri lavori edili

   Le attività interessate dallo studio TG50U sono quelle contraddistinte dai seguenti codici:

     45.41.0 – Intonacatura;

     45.43.0 – Rivestimento di pavimenti e di muri;

     45.44.0 – Tinteggiatura e posa in opera di vetri;

     45.45.0 – Altri lavori di completamento degli edifici.

   Lo studio TG50U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, gli studi SG50U e SG71U, approvati, rispettivamente, con decreti ministeriali del 30 marzo 1999 e del 25 febbraio 2000.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nei modelli SG50U e SG71U, costituenti parte integrante della dichiarazione Unico 2003, nonché delle ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG50 inviato ai contribuenti ai fini dell’evoluzione.

   La versione evoluta dello studio in oggetto è basata sulla individuazione di 33 nuovi cluster, in luogo dei 25 cluster complessivamente definiti nei precedenti studi SG50U e SG71U, nell’ambito dei quali si evidenziano gruppi omogenei di imprese differenziate principalmente in base alla specializzazione dell’attività svolta, oltreché in relazione ad altri aspetti caratterizzanti, quali la dimensione dell’attività stessa, la modalità di acquisizione dei lavori, l’ambito e la tipologia di intervento.

   Nello studio TG50U, al fine di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza degli indicatori, le relative distribuzioni ventiliche sono state suddivise sia in base alla forma giuridica (persone fisiche/società) che in base alla presenza/assenza di personale dipendente.

   Il nuovo studio, derivando da due studi precedenti, determina, in termini di semplificazione, la riduzione dei contribuenti tenuti agli obblighi della annotazione separata discendenti dall’esercizio di più attività (quelle oggetto dei precedenti SG50U e SG71U).

   Come disposto dal decreto di approvazione del 17 marzo 2005, ai soli fini della verifica del limite di esclusione dall’applicazione dello studio TG50U, i ricavi dell’impresa devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi degli artt. 92 e 93 del TUIR.

   In coerenza con le novità che contraddistinguono gli studi di settore approvati per il periodo d’imposta 2004, anche lo studio TG50U utilizza le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente, sia ai fini del calcolo del relativo indicatore di coerenza che della stima dei ricavi.

3.11 Studio di settore TG66U – Software house e riparazione macchine per ufficio

   L’attività interessata dallo studio TG66U è quella contraddistinta dai seguenti codici:

     72.10.0 – Consulenza per installazione di sistemi hardware;

     72.21.0 – Edizione di software;

     72.22.0 – Altre realizzazioni di software e consulenza software;

     72.30.0 – Elaborazione e registrazione elettronica dei dati;

     72.40.0 – Attività delle banche di dati;

     72.50.0 – Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e apparecchiature informatiche;

     72.60.0 – Altre attività connesse all’informatica.

   Lo studio TG66U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SG66U, approvato con decreto ministeriale dell’8 marzo 2002.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nel modello SG66U, costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003, nonché delle ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG66 inviato ai contribuenti ai fini dell’evoluzione.

   La versione evoluta dello studio in oggetto è basata sulla individuazione di 24 nuovi cluster, in luogo dei 12 cluster originariamente definiti, nell’ambito dei quali si evidenziano gruppi omogenei di imprese differenziate principalmente in base alla tipologia di attività svolta, oltreché in relazione ad altri aspetti caratterizzanti, quali la dimensione e la struttura, il comparto di riferimento, la tipologia della clientela.

   Nello studio in questione, per il valore dei beni strumentali utilizzato nella funzione di ricavo si è già tenuto conto dell’incidenza, differenziata a seconda dell’anno di acquisizione, delle macchine di ufficio, elettromeccaniche ed elettroniche, il cui valore è indicato nel quadro E. Ciò è in linea con le riduzioni previste nella precedente versione dello studio.

   Nello studio TG66U, inoltre, al fine di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza dei diversi indicatori, le relative distribuzioni ventiliche sono state suddivise sia in base alla presenza/assenza di personale dipendente che in base alla localizzazione territoriale.

3.12 Studio di settore TG67U – Lavanderie, servizi delle lavanderie a secco, tintorie

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici attività:

     93.01.1 Attività delle lavanderie industriali;

     93.01.2 Servizi delle lavanderie a secco, tintorie.

   Lo studio di settore TG67U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005), è il risultato della “evoluzione” dello studio di settore SG67U.

   Lo studio di settore SG67U, era stato approvato con decreto ministeriale del 25 febbraio 2000 ed aveva validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 1999.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha esaminato lo studio di settore evoluzione TG67U nella riunione del 16 febbraio 2005 che ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sullo studio di settore SG67U sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESG67 inviato ai contribuenti per l’evoluzione dello studio in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore TG67U ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all’interno del settore economico. Con il nuovo studio di settore è stato tenuto conto delle possibili differenze di risultati derivanti dalla tipologia di attività svolta e dal comparto di specializzazione. Il nuovo studio ha consentito una migliore ripartizione in gruppi omogenei delle imprese relativamente alla tipologia di servizio offerto, alle prestazioni effettuate e alla localizzazione.

   In particolare, sono stati individuati 10 modelli organizzativi (rispetto ai 7 dello studio precedente), distinti sulla base della:

     – la dimensione della struttura organizzativa in termini di numero di addetti e di locali utilizzati per l’esercizio dell’attività;

     – la tipologia di clientela;

     – le prestazioni effettuate;

     – la localizzazione;

     – la modalità di espletamento dell’attività.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   I nuovi indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – valore aggiunto per addetto = (ricavi – costo del venduto – costo per la produzione di servizi – spese per acquisti di servizi)/(numero addetti*1.000);

     – incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi) / ricavi.

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica e sulla base del personale dipendente, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Nella versione precedente dello studio di settore, gli indicatori di coerenza utilizzati erano il “Valore aggiunto per addetto” e il “Valore Aggiunto del Capitale”.

   Viene inoltre evidenziato che le imprese operanti con la filiera del tessile potrebbero, in determinate situazioni, risentire della grave crisi che investe i loro committenti, con possibili ripercussioni sul livello di conseguimento dei ricavi.

3.13 Studio di settore TG70U – Servizi di pulizia

   L’attività interessata dallo studio di settore TG70U è quella relativa al codice attività 74.70.1 – Servizi di pulizia.

   Lo studio di settore TG70U, approvato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2005, costituisce l’evoluzione dello studio di settore SG70U, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e in vigore fino al periodo d’imposta 2003.

   Il nuovo studio è stato elaborato analizzando sia le informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, allegati alla dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2002 che le informazioni acquisite tramite il questionario ESG70, inviato ai contribuenti interessati nel 2004 e relativo all’anno d’imposta 2002. L’evoluzione dello studio ha permesso di cogliere i mutamenti strutturali e le variazioni di mercato nonché di individuare con maggiore precisione i modelli organizzativi e di ampliare da 10 a 11 il numero dei cluster.

3.14 Studio di settore TG74U – Studi fotografici

   Le attività interessate dallo studio di settore TG74U sono:

     74.81.1 – Studi fotografici;

     74.81.2 – Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa.

   Lo studio di settore TG74U, approvato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2005, costituisce l’evoluzione dello studio SG74U, approvato con decreto ministeriale del 20 marzo 2001 e in vigore fino al periodo d’imposta 2003.

   Il nuovo studio di settore è stato elaborato analizzando le informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, allegati alla dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2002. L’evoluzione dello studio ha permesso di cogliere i mutamenti strutturali e le variazioni di mercato nonché di individuare con maggiore precisione i modelli organizzativi e di ampliare da 12 a 13 il numero dei cluster.

   In relazione allo studio TG74U si rileva che, anche in sede di evoluzione come già in sede di elaborazione dello studio SG74U, non è stato possibile individuare uno specifico cluster relativo ai” fotolaboratori industriali per conto terzi”. Questo modello organizzativo presenta caratteristiche marcate per processo produttivo, struttura economica, organizzativa e di mercato, ma la loro esiguità numerica non consente l’individuazione di uno specifico cluster. Di conseguenza, i “fotolaboratori industriali per conto terzi” trovano collocazione nel cluster 4- laboratori fotografici di grandi dimensioni prevalentemente rivolti al pubblico – oppure nel cluster 12 -laboratori fotografici – , in cui sono comprese realtà produttive che hanno peculiarità di attività e di organizzazione diverse. Al riguardo, in sede di accertamento, dovranno essere attentamente valutate le posizioni di tale tipologia di soggetti che potrebbero presentare in alcune ipotesi valori anomali in termini di congruità e coerenza.

   Inoltre, con riguardo ai contribuenti che esercitano l’attività in forma di lavoro autonomo, l’indicatore di coerenza relativo alla resa oraria, in alcune ipotesi, potrebbe presentare un valore elevato determinato dalla circostanza che il professionista potrebbe dedicare al proprio lavoro un numero di ore maggiore rispetto al valore massimo di base (40 ore settimanali all’anno per 45 settimane all’anno ) utilizzato nel calcolo dell’indicatore.

3.15 Studio di settore TG72A – Trasporto con taxi e noleggio di autovettura da rimessa con conducente.

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici attività:

     60.22.1 – Trasporti con veicoli da piazza;

     60.22.2 – Trasporto mediante noleggio di autovettura da rimessa con conducente.

   Lo studio di settore TG72A (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005), è il risultato della “evoluzione” dello studio di settore SG72A.

   Lo studio di settore SG72A, era stato approvato con decreto ministeriale del 20 marzo 2001 ed aveva validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2000.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha esaminato lo studio di settore evoluzione TG72A nella riunione del 12 gennaio 2005 che ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sullo studio di settore SG72A sono state condotte analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002. L’evoluzione dello studio di settore TG72A ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali e le modifiche dei modelli organizzativi. In particolare, le informazioni richieste nel quadro Z del modello hanno consentito una migliore ripartizione in gruppi omogenei delle imprese che svolgono l’attività di trasporto con taxi da quelli che svolgono l’attività di noleggio di autovettura da rimessa con conducente, relativamente alla tipologia di attività e alla localizzazione.

   Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, si evidenzia che nella fase di costruzione del nuovo studio di settore, è emerso che le attività analizzate sono svolte adottando modalità organizzative tali da richiedere l’elaborazione di nuovi indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame.

   Gli indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – resa chilometrica = ricavi/percorrenza chilometrica annua;

     – costo del carburante per chilometro percorso = (carburanti/percorrenza chilometrica annua)*100.

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Nella versione precedente dello studio di settore, l’unico indicatore di coerenza utilizzato era la “Resa chilometrica”.

   Si evidenzia che, per le imprese che svolgono l’attività di trasporto con taxi, lo studio di settore per la parte eccedente i 15.000 euro del valore della autovettura utilizzata per l’attività, applica già una riduzione del 50% e ciò in linea con le riduzioni previste nel “Quadro X – Altre informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore” dalla precedente versione dello studio.

   Si segnala che, in alcune ipotesi, la non congruità dei ricavi potrebbe derivare dall’aumento del costo dei carburanti e, generalmente, tale maggior costo non può essere traslato al cliente in quanto le tariffe applicate sono obbligatorie e, approvate per ciascun comune, in anni precedenti. Pertanto, l’ufficio dovrà valutare tali situazioni al fine di giustificare eventuali posizioni di non congruità tenendo in considerazione anche all’anno in cui sono state approvate le tariffe e l’anno in cui è avvenuto l’aumento dei prezzi del carburante.

   Si fa infine presente che, per lo studio TG72A, in deroga al principio generale, come previsto dal decreto di approvazione del 17 marzo 2005, opera la causa di inapplicabilità nei confronti dei soggetti che esercitano l’attività in ogni forma di società di cooperativa.

3.16 Studio di settore TG75U – Installazione di impianti elettrici e tecnici e di impianti idraulico-sanitari

   Le attività interessate dallo studio di settore TG75U sono:

     45.31.0 – Installazione di impianti elettrici e tecnici;

     45.32.0 – Lavori di isolamento;

     45.33.0 – Installazione di impianti idraulico-sanitari,

     45.34.0 – Altri lavori di installazione;

     45.42.0 – Posa in opera di infissi

   Lo studio di settore TG75U, approvato con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento Straordinario della Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2005, costituisce l’evoluzione dello studio SG75U, approvato con decreto ministeriale dell’8 marzo 2002 e in vigore fino al periodo d’imposta 2003.

   Il nuovo studio di settore è stato elaborato analizzando le informazioni contenute nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, allegati alla dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2002. L’evoluzione dello studio ha permesso di cogliere i mutamenti strutturali e le variazioni di mercato nonché di individuare con maggiore precisione i modelli organizzativi e di ampliare da11 a 21 il numero dei cluster.

   In relazione allo studio TG75U si rileva che nel modello è stato inserito un apposito rigo nel quadro Z in cui viene richiesta la percentuale dei ricavi derivanti da lavori svolti in subappalto per imprese aggiudicatarie di appalti pubblici in rapporto ai ricavi complessivi. L’inserimento di questo rigo è finalizzato ad individuare le piccole imprese e le imprese artigiane che operano esclusivamente, o per gran parte, nel settore del subappalto e che di sovente non riescono a sostenere una regolare contrattazione ma sono costrette a volte ad accettare le condizioni contrattuali stabilite dall’impresa appaltatrice.

4 ATTIVITÀ DEL COMMERCIO

   Per quanto riguarda il settore del commercio, l’attività di evoluzione ha determinato la riduzione degli studi di settore dai 23 in vigore nel periodo d’imposta 2003 ai 21 studi approvati per il periodo d’imposta 2004.

   Un importante elemento di semplificazione è rappresentato dall’applicabilità degli studi evoluti ai soggetti che esercitano la propria attività in più punti di vendita, riducendo quindi la platea dei contribuenti tenuta all’obbligo dell’annotazione separata.

Inoltre, come meglio descritto nella parte generale della presente circolare, sia per quanto riguarda gli indicatori di coerenza, che per le funzioni di regressione, è stato considerato anche l’utilizzo delle percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente.

4.1 Studio di settore TM03A – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso e itinerante di alimentari e bevande.

   L’attività interessata è quella relativa ai codici di attività:

     52.62.1 – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di alimentari e bevande;

     52.63.3 – Commercio al dettaglio ambulante itinerante di alimentari e bevande.

   Lo studio di settore TM03A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento Straordinario della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM03A, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e relativo alle medesime attività.

   L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM03 inviato ai contribuenti nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002.

   Tra le principali novità dello studio in oggetto, è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dagli 8 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 15 attuali.

   La suddivisione dei contribuenti in gruppi omogenei è avvenuta principalmente sulla base dei seguenti elementi:

     – modalità organizzativa;

     – specializzazione dell’assortimento;

     – ubicazione.

   L’analisi ha permesso di distinguere gli operatori che svolgono l’attività di commercio al dettaglio ambulante in posteggio fisso da quelli che svolgono attività itinerante.

   Per quanto riguarda la specializzazione dell’assortimento, è stato possibile suddividere tra operatori specializzati nelle diverse categorie merceologiche del settore alimentare.

   L’ubicazione delle imprese, infine, ha permesso di identificare un gruppo di soggetti la cui attività è localizzata in prossimità di edifici religiosi, siti archeologici e monumenti o altri luoghi di interesse nazionale.

   Nella definizione delle funzioni di regressione si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate alla tipologia di prodotti merceologici venduti.

   Sono state analizzate anche le possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività.

   A tale scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle “territorialità degli studi a livello comunale”, “territorialità del commercio a livello provinciale”, “territorialità del commercio a livello regionale” che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:

     – grado di modernizzazione;

     – grado di copertura dei servizi di prossimità;

     – grado di sviluppo socio-economico.

   Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella cluster analysis, valori correttivi da applicare, anche alle attività itineranti,nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile “costo del venduto”.

4.2 Studio di settore TM03B – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento;

   L’attività interessata è quella relativa ai codici di attività:

     52.62.2 – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento;

     52.63.4 – Commercio al dettaglio ambulante itinerante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento.

   Lo studio di settore TM03B (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento Straordinario della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM03B, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e relativo alle medesime attività.

   L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM03 inviato ai contribuenti nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002.

   Tra le principali novità dello studio in oggetto, è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 7 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 14 attuali.

   La suddivisione dei contribuenti in gruppi omogenei è avvenuta principalmente sulla base dei seguenti elementi:

     – modalità organizzativa;

     – specializzazione dell’assortimento.

   L’analisi ha permesso di distinguere gli operatori che svolgono l’attività di commercio al dettaglio ambulante in posteggio fisso da quelli che svolgono attività itinerante.

   Per quanto riguarda la specializzazione dell’assortimento, è stato possibile suddividere tra le imprese, quelle che vendono prevalentemente abbigliamento ed accessori, abbigliamento intimo, e quelle che vendono principalmente prodotti tessili.

   La specializzazione dell’assortimento ha, inoltre, permesso di individuare imprese specializzate nella vendita di prodotti usati.

   Nella definizione delle funzioni di regressione si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate alla percentuale di vendita dell’usato. Sono state analizzate anche le possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività. A tale scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle “territorialità degli studi a livello comunale”, “territorialità del commercio a livello provinciale”, “territorialità del commercio a livello regionale” che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:

     – grado di modernizzazione;

     –  grado di copertura dei servizi di prossimità;

     –  grado di sviluppo socio-economico.

   Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella cluster analysis, valori correttivi da applicare, anche alle attività itineranti, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile “costo del venduto”.

4.3 Studio di settore TM03C – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di arredamenti per giardino, mobili, articoli diversi per uso domestico; itinerante di altri prodotti non alimentari

   L’attività interessata è quella relativa ai codici di attività:

     52.62.4 – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di arredamenti per giardino, mobili, articoli diversi per uso domestico;

     52.62.5 – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di articoli di occasione sia nuovi che usati;

     52.62.B – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di altri articoli n.c.a.;

     52.63.B – Commercio al dettaglio ambulante itinerante di altri prodotti non alimentari.

   Lo studio di settore TM03C (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM03C, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e relativo alle medesime attività.

   L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM03 inviato ai contribuenti nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002.

   Tra le principali novità dello studio in oggetto, è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 7 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 25 attuali.

   La suddivisione dei contribuenti in gruppi omogenei è avvenuta principalmente sulla base dei seguenti elementi:

     – modalità organizzativa;

     – specializzazione dell’assortimento;

     – ubicazione.

   La specializzazione dell’assortimento ha, inoltre, permesso di individuare imprese specializzate nella vendita di prodotti usati.

   L’ubicazione delle imprese, infine, ha permesso di identificare un gruppo di soggetti la cui attività è localizzata in prossimità di edifici religiosi, siti archeologici e monumenti.

   Nella definizione delle funzioni di regressione si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate alla tipologia di prodotti merceologici venduti, alla percentuale di vendite con emissione di fattura, alla percentuale di vendita dell’usato e ai costi sostenuti per le merci acquistate a stock/in blocco.

   Sono state analizzate anche le possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività.

   A tale scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle “territorialità degli studi a livello comunale”, “territorialità del commercio a livello provinciale”, “territorialità del commercio a livello regionale” che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:

     – grado di modernizzazione;

     – grado di copertura dei servizi di prossimità;

     – grado di sviluppo socio-economico.

   Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, anche alle attività itineranti, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile “costo del venduto”.

4.4 Studio di settore TM03D – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di calzature e pelletterie.

   L’attività interessata è quella relativa al codice di attività 52.62.3 – Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di calzature e pelletterie.

   Lo studio di settore TM03D (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM03D, approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e relativo alle medesime attività.

   L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM03 inviato ai contribuenti nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002.

   Tra le principali novità dello studio in oggetto, è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 5 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 10 attuali.

   La suddivisione dei contribuenti in gruppi omogenei è avvenuta principalmente sulla base dei seguenti elementi:

     – modalità organizzativa;

     – specializzazione dell’assortimento.

   L’analisi ha permesso di distinguere gli operatori che svolgono l’attività di commercio al dettaglio ambulante in posteggio fisso da quelli che svolgono attività itinerante.

   Sono state analizzate anche le possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell’attività.

   A tale scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle “territorialità degli studi a livello comunale”, “territorialità del commercio a livello provinciale”, “territorialità del commercio a livello regionale” che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:

     – grado di modernizzazione;

     – grado di copertura dei servizi di prossimità;

     – grado di sviluppo socio-economico.

   Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, anche alle attività itineranti, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile “costo del venduto”.

4.5 Studio di settore TM04U – Farmacie.

    L’attività interessata è quella relativa al codice di attività 52.31.0 – Farmacie.

   Lo studio di settore TM04U (approvato con decreto del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S.. alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 31 marzo 2005), è il risultato della “evoluzione” dello studio di settore SM04U.

   Lo studio di settore SM04U, era stato approvato con decreto ministeriale del 16 febbraio 2001 ed aveva validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2000.

   La Commissione degli esperti, prevista dall’art. 10, comma 7, della legge n. 146 dell’8 maggio 1998, ha esaminato lo studio di settore evoluzione TM04U nella riunione del 12 gennaio 2005 ed ha validità, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta 2004.

   Le nuove analisi effettuate sullo studio di settore SM04U sono state condotte analizzando sia i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002, completati con le informazioni contenute nel questionario ESM04 inviato ai contribuenti per l’evoluzione degli studi in questione.

   L’evoluzione dello studio di settore TM04U ha permesso di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, alle diverse aree di offerta, etc, all’interno del settore economico.

   Ciò ha consentito di individuare 10 modelli organizzativi (rispetto ai 9 dello studio precedente), distinti sulla base della:

     – aree di offerta;

     – tipologia di attività;

     – localizzazione;

      – dimensione;

     – presenza di dispensario;

     – orario di apertura.

   Gli indicatori economici di coerenza individuati sono i seguenti:

     – rotazione del magazzino = (costo del venduto / giacenza media);

     – produttività per addetto = ricavi / (numero addetti * 1.000);

     – ricarico = ricavi / costo del venduto.

   Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori.

   Si fa presente, inoltre, che il ricavo di riferimento puntuale e il relativo intervallo di confidenza, che risulta dall’applicazione di GE.RI.CO. 2005, è già depurato del valore relativo alla variabile per lo “Sconto praticato al SSN”.

   È necessario infine evidenziare l’introduzione di un correttivo che, in caso di non congruità, consente di neutralizzare gli eventuali effetti negativi conseguenti alla entrata in vigore, a decorrere dal 26 giugno 2004, dell’articolo 1 della legge 2 agosto 2004 n. 202 (ulteriore sconto del 4,12% sul prezzo al pubblico dei farmaci di fascia A, concedibili in regime di S.S.N. con le eccezioni contemplate al comma 2 dello stesso articolo 1 della legge 2 agosto 2004 n. 202). Il correttivo tiene conto della eventuale riduzione di ricavi per la vendita di farmaci di fascia A disponibili in magazzino alla data del 26 giugno 2004, operando una riduzione dei ricavi stimati dallo studio di settore in rapporto alla predetta consistenza di magazzino.

   Si evidenzia altresì che il predetto correttivo trova applicazione con riferimento al solo periodo d’imposta 2004.

Inoltre, analogamente a quanto previsto nella precedente versione, ai fini dell’applicazione dello studio di settore “evoluzione” TM04U, la circostanza che talune farmacie siano dotate di un dispensario o di una succursale non rende configurabile l’ipotesi di esercizio dell’attività in più unità.

4.6 Studio di settore TM06A – Commercio al dettaglio di articoli casalinghi, per l’illuminazione; elettrodomestici, apparecchi radio, televisori, lettori e registratori di dischi e nastri; apparecchi e attrezzature per la telefonia.

   Le attività interessate sono quelle relative ai seguenti codici:

     52.44.2 Commercio al dettaglio di articoli casalinghi, di cristallerie e vasellame;

     52.44.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione;

     52.44.B Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a;

     52.45.1 Commercio al dettaglio di elettrodomestici, apparecchi radio, televisori, lettori e registratori di dischi e nastri;

     52.45.2 Commercio al dettaglio di dischi e nastri;

     52.48.7 Commercio al dettaglio di apparecchi e attrezzature per le telecomunicazioni e la telefonia.

   Lo studio di settore TM06A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G. U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, gli studi di settore SM06A e SM06C relativi ai seguenti codici attività: 52.44.2 Commercio al dettaglio di articoli casalinghi, di cristallerie e vasellame, 52.44.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione, 52.44.B Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a, 52.45.1 Commercio al dettaglio di elettrodomestici, apparecchi radio, televisori, lettori e registratori di dischi e nastri, 52.45.2 Commercio al dettaglio di dischi e nastri approvati con decreto ministeriale del 30 marzo 1999.

   L’evoluzione degli studi di settore SM06A e SM06C è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello di dichiarazione Unico 2003 per il periodo d’imposta 2002, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM06 inviato nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002 .

   Tra le principali novità dello studio TM06A, è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 14 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 20 attuali.

   Il nuovo studio TM06A trova anche applicazione nei confronti dell’attività di “commercio al dettaglio di apparecchi per le telecomunicazioni e la telefonia” classificata, a partire dal 1 gennaio 2004, con il codice 52.48.7. Per tenere conto di questa attività è stato individuato all’interno dello studio un nuovo gruppo omogeneo, cluster 9: negozi di telefonia di significativa numerosità.

4.7 Studio di settore TM06B – Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti

   L’attività interessata è quella relativa al codice 52.45.3 – Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti.

   Lo studio di settore TM06B (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel supplemento straordinario alla G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio di settore SM06B approvato con decreto ministeriale del 30 marzo 1999 e relativo alla medesima attività.

   L’evoluzione dello studio SM06B è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello di dichiarazione Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM06 inviato nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002 .

   Tra le principali novità dello studio TM06B è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 3 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 5 attuali.

4.8 Studio di settore TM07U – Commercio al dettaglio di filati per maglieria e di merceria.

   L’attività interessata è quella relativa al codice 52.41.2 – Commercio al dettaglio di filati per maglieria e di merceria.

   Lo studio di settore TM07U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel supplemento straordinario alla G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio di settore SM07U approvato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000 e relativo alla medesima attività.

   L’evoluzione dello studio SM07U è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello di dichiarazione Unico 2003 per il periodo d’imposta 2002.

Inoltre nella definizione delle funzioni di regressione si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate alla percentuale di acquisti eseguiti attraverso il canale dell’ingrosso.

   Tra le principali novità dello studio TM07U è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 6 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 9 attuali.

4.9 Studio di settore TM08U – Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli e articoli sportivi

   Le attività interessate sono quelle relative ai codici attività:

     52.48.4 – Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli;

     52.48.5 – Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni, di articoli per il tempo libero.

   Lo studio di settore TM08U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento straordinario della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, gli studi SM08A e SM08B relativo ai seguenti codici attività: 52.48.4- Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli e 52.48.5- Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni, di articoli per il tempo libero approvati con decreto ministeriale del 03 febbraio 2000.

   Il nuovo studio è stato elaborato anche sulla base delle informazioni recepite con il questionario ESM08 inviato ai contribuenti interessati nel 2004 e relativo all’anno d’imposta 2002.

   L’evoluzione dello studio in esame ha permesso di dare soluzione al problema, già evidenziato nella circolare n. 121/E del 2000, che segnalava nello studio SM08B (relativo al codice di attività 52.48.5 – commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette, armi e munizioni; di articoli per il tempo libero; articoli da regalo, chincaglieria e bigiotteria) la presenza di molteplici attività comprese nel codice in oggetto e la contemporanea ridotta numerosità dei soggetti che svolgono ciascuna di tali attività. Per tale motivo era stato creato un cluster residuale che comprendeva tutti i soggetti che non potevano essere assegnati a cluster specifici in quanto avevano peculiarità diverse che a volte non venivano ben fotografati dallo studio stesso.

   Con il nuovo studio sono stati adeguatamente individuati i soggetti che avevano le predette caratteristiche aumentando la numerosità dei cluster che sono passati da 16 a 27 permettendo di inquadrare meglio le specificità del settore.

   In contemporanea all’aumento dei gruppi omogenei è stata migliorata la funzione di regressione per la stima dei ricavi introducendo dei correttivi relativi alle diverse tipologie di prodotti venduti.

   Lo studio in esame consente una semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti. Viene, infatti, meno, grazie all’evoluzione, l’obbligo di annotazione separata sia per gli operatori economici che utilizzano più punti vendita (cosiddetti “multipunto”) che per coloro che esercitano attività precedentemente ricomprese nei due diversi studi ora accorpati (cosiddetti “multiattività”).

4.10 Studio di settore TM09A – Commercio di autoveicoli

   L’attività interessata è quella relativa al codice 50.10.0 – Commercio di autoveicoli.

   Lo studio di settore TM09A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio di settore SM09A approvato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000 e relativo alla medesima attività.

   L’evoluzione dello studio SM09A ha reso possibile una più attenta analisi del settore del commercio di autoveicoli ed è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2002.

4.11 Studio di settore TM09B – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori.

   L’attività interessata è quella relativa al codice 50.40.1 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori.

   Lo studio di settore TM09B (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio di settore SM09B approvato con decreto ministeriale del 25 febbraio 2000 e relativo alla medesima attività.

   L’evoluzione dello studio SM09B ha reso possibile una più attenta analisi del settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori ed è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore relativi al modello di dichiarazione Unico 2003 per il periodo d’imposta 2002. Ciò ha portato all’individuazione di più specifici gruppi omogenei e, quindi, alla definizione di indici di coerenza relativi alla rotazione del magazzino e al ricarico che hanno permesso, almeno in parte, di superare i problemi già rilevati nella circolare n. 121/E dell’ 8 giugno 2000 ed, in particolare, quelli relativi all’obsolescenza e, di conseguenza, all’inutilizzabilità dei pezzi di ricambio dovuta alla continua evoluzione dei modelli di motocicli e ciclomotori.

4.12 Studio di settore TM10U – Commercio accessori di autoveicoli e di motocicli.

   Le attività interessate sono quelle relative ai codici attività:

     50.30.0 – Commercio di parti e accessori di autoveicoli;

     50.40.2 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di pezzi di ricambio per motocicli e ciclomotori.

   Lo studio di settore TM10U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM10U approvato con decreto ministeriale del 03 febbraio 2000.

   Con il nuovo studio sono stati adeguatamente individuati nuovi cluster, aumentandone la numerosità da 7 a 9 permettendo di inquadrare meglio le specificità del settore.

4.13 Studio di settore TM15A – Commercio al dettaglio e riparazione di orologi, articoli di gioielleria e argenteria.

   L’attività interessata è quella relativa ai codici di attività:

     52.48.3 – Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria;

     52.73.0 – Riparazione di orologi e di gioielli.

   Lo studio di settore TM15A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel supplemento straordinario alla G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio di settore SM15A approvato con decreto ministeriale del 15 febbraio 2002 e relativo alle medesime attività.

   L’evoluzione dello studio di settore SM15A è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore relativi al modello di dichiarazione Unico 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM15 inviato nell’anno 2003 per il periodo d’imposta 2002 .

   Tra le principali novità dello studio TM15A è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di gruppi omogenei diversi ed ulteriori rispetto a quelli caratterizzanti il precedente studio, passando dai 12 cluster che caratterizzavano la precedente versione ai 15 attuali. Infatti il nuovo studio permette di individuare sia le attività che vengono svolte in maniera pressoché esclusiva dalle imprese (riparazione e restauro di orologi o di gioielli), che una suddivisione merceologica dell’assortimento trattato.

4.14 Studio di settore TM16U – Commercio al dettaglio di articoli di profumeria

   L’attività oggetto dello studio di settore TM16U è quella relativa al codice 52.33.2 – Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale.

   Lo studio TM16U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. alla G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM16U, approvato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000 e relativo alla medesima attività.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nel modello SM16U, costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003, nonché delle ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM16 inviato ai contribuenti ai fini dell’evoluzione.

   La versione evoluta dello studio in oggetto è basata sulla individuazione di 15 nuovi cluster, in luogo dei 9 cluster definiti nella precedente versione, nell’ambito dei quali si evidenziano gruppi omogenei di imprese differenziate principalmente in base alla specializzazione merceologica, oltreché alla dimensione del punto vendita e ad altri aspetti attinenti la modalità organizzativa, quali l’appartenenza a gruppi di acquisto, la tipologia di clientela, la localizzazione, l’affiliazione, il franchising, ovvero ancora la strutturazione in forma di catene di profumerie.

   Nello studio TM16U, inoltre, al fine di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza dei diversi indicatori, le relative distribuzioni ventiliche sono state suddivise sia in base alla forma giuridica (persone fisiche / società) che in base alla presenza/assenza di personale dipendente.

   Conformemente a quanto previsto per gli altri studi di settore evoluti, e al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, il nuovo studio è applicabile anche ai soggetti che esercitano l’attività con più punti di vendita.

   In coerenza con le novità che contraddistinguono gli studi di settore approvati per il periodo d’imposta 2004, anche lo studio TM16U utilizza le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente, sia ai fini del calcolo del relativo indicatore di coerenza che della stima dei ricavi.

4.15 Studio di settore TM19U – Commercio all’ingrosso di abbigliamento

   L’attività interessata è quella relativa ai codici attività:

     51.41.1 – Commercio all’ingrosso di tessuti;

     51.41.2 – Commercio all’ingrosso di articoli di merceria, filati e passamaneria;

     51.41.3 – Commercio all’ingrosso di altri articoli tessili;

     51.42.1 – Commercio all’ingrosso di abbigliamento e accessori;

     51.42.3 – Commercio all’ingrosso di camicie, biancheria, maglieria e simili.

   Lo studio di settore TM19U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM19U approvato con decreto ministeriale del 20 marzo 2001 e relativo alle medesime attività.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nel modello SM19U costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003.

   L’evoluzione dello studio in esame ha consentito di individuare 30 nuovi cluster, in luogo dei 14 che caratterizzavano il precedente studio, nell’ambito dei quali si evidenziano degli specifici gruppi omogenei di imprese specializzate in base al prodotto merceologico venduto.

   Nello studio TM19U sono stati utilizzati due nuovi indicatori di coerenza, il “valore aggiunto per addetto” e la “durata delle scorte”, che hanno sostituito i precedenti indicatori “produttività per addetto” e “rotazione del magazzino”. In particolare, come è stato già precisato nel paragrafo 5.1 e 5.2 della circolare 58E del 27 giugno 2002, i vecchi indicatori, utilizzati nello studio SM19U, non consentivano il raggiungimento di risultati pienamente attendibili. Per ovviare a tale anomalia, sono stati scelti i due nuovi indicatori che risultano maggiormente idonei per l’utilizzo nel settore del commercio all’ingrosso.

Inoltre, al fine di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza dei diversi indicatori le distribuzioni ventiliche sono state suddivise, oltre che per forma giuridica, anche sulla base del personale dipendente.

   Conformemente a quanto previsto negli altri studi di settore evoluti e al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, il nuovo studio consente l’applicabilità dello stesso ai soggetti che esercitano l’attività con più punti di vendita, indipendentemente dalla circostanza che questi risultino situati nell’ambito del medesimo comune. Si ricorda, infatti che il precedente studio SM19U prevedeva una causa di inapplicabilità nei confronti delle imprese che esercitano l’attività con più punti di vendita situati nell’ambito di un diverso territorio comunale.

   In coerenza con le novità che contraddistinguono gli studi di settore approvati per il periodo d’imposta 2004, anche lo studio TM19U utilizza le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente ai fini del calcolo del relativo indicatore di coerenza e della stima dei ricavi.

   A tal proposito si segnala, inoltre, che nelle funzioni di regressione si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate a diverse tipologie di vendita (ingrosso a libero servizio, ingrosso con vendita al banco, dettaglio).

   In relazione all’applicazione di tale studio è opportuno tenere in considerazione le circostanze già segnalate nel paragrafo 6.5 della circolare 54/E del 13 giugno 2001, ad eccezione di quella riguardante la valutazione del valore assunto dall’indicatore della produttività per addetto, in quanto detta anomalia è stata eliminata, come si è avuto già modo di dire nel presente paragrafo, mediante l’utilizzo di un nuovo indice di coerenza.

4.16 Studio di settore TM20U – Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, di cancelleria e fornitura per ufficio”

   L’attività interessata è quella relativa al codice di attività 52.47.3 – “Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, di cancelleria e fornitura per ufficio”.

   Lo studio di settore TM20U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nella G.U. n.74 del 31 marzo 2005) sostituisce, per il periodo d’imposta 2004, lo studio SM20U, approvato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2000 e in vigore fino al periodo d’imposta 2003.

   L’evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando le informazioni contenute nel modello SM20U, costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003, relativo al periodo d’imposta 2002.

   Nello studio TM20U è possibile evidenziare un miglioramento dei modelli organizzativi, con l’individuazione di 16 gruppi omogenei diversi dai 13 che caratterizzavano la versione precedente dello studio.

   Tra le principali novità, emerge che il nuovo studio di settore determina, in termini di semplificazione, la riduzione dei soggetti con l’obbligo dell’annotazione separata per le imprese multipunto, che verranno colte dal nuovo TM20U.

   Al fine di valutare in maniera più efficace le soglie di coerenza degli indicatori, le distribuzioni ventiliche, sono state suddivise utilizzando anche le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente.

   Per migliorare la stima dei ricavi, nella definizione delle funzioni di regressione si è tenuto conto anche delle possibili delle possibili differenze di risultati economici legate alla tipologia di prodotti merceologici venduti.

4.17 Studio di settore TM27A – Commercio al dettaglio di frutta e verdura

   L’attività interessata è quella relativa al codice attività 52.21.0. – “Commercio al dettaglio di frutta e verdura”.

   Lo studio di settore TM27A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM27A approvato con decreto ministeriale del 20 marzo 2001 e relativo alla medesima attività.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nel modello SM27A costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003.

   L’evoluzione dello studio in esame ha consentito di individuare 10 nuovi cluster, in luogo degli 8 che caratterizzavano il precedente studio, permettendo, in particolare, di distinguere le imprese localizzate all’interno di supermercati o ipermercati.

   Nella elaborazione dello studio si segnala un’evoluzione delle distribuzioni ventiliche, che sono state suddivise sulla base del personale dipendente e della localizzazione dell’attività. L’affinamento, così operato sulle distribuzioni ventiliche permette di valutare in modo più efficace le soglie di coerenza dei diversi indicatori.

   Conformemente a quanto previsto negli altri studi di settore evoluti e al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, il nuovo studio consente l’applicabilità dello stesso ai soggetti che esercitano l’attività con più punti di vendita. Si ricorda, infatti che il precedente studio SM27A prevedeva una causa di inapplicabilità nei confronti delle imprese che esercitano l’attività con più punti di vendita.

   In coerenza con le novità che contraddistinguono gli studi di settore approvati per il periodo d’imposta 2004, anche lo studio TM27A utilizza le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente ai fini del calcolo del relativo indicatore di coerenza e della stima dei ricavi.

   In relazione all’applicazione di tale studio è opportuno tenere in considerazione le seguenti circostanze:

     – in molti casi i soggetti rientranti in questo studio provvedono alla vendita di altri prodotti alimentari che dovrebbero portare il contribuente ad una diversa classificazione dell’attività. Ai fini dell’attività di controllo, si richiama l’attenzione, pertanto, sulla corretta classificazione dei contribuenti in relazione all’effettiva attività esercitata;

     – è stata riscontrata una certa criticità del modello a rappresentare compiutamente i soggetti quando le percentuali dei prodotti merceologici venduti interessano degli assortimenti non limitati esclusivamente a quelli tipici di frutta e verdura. Va valutato, in questo caso, se un eventuale scostamento dei ricavi dichiarati rispetto a quelli stimati ovvero un risultato di incoerenza degli indicatori economici, dipenda da significative percentuali di vendite di prodotti diversi da frutta e verdura e con margini di ricarico molto bassi;

     – le imprese che operano in questo settore possono subire gli effetti dovuti dagli andamenti stagionali dei prodotti e dai relativi prezzi, nonchè dalle variabilità indotte dai livelli superiori della filiera a cui appartengono. Va valutato, anche in questo caso, se un eventuale scostamento dei ricavi dichiarati rispetto a quelli stimati possa dipendere da tali fenomeni.

4.18 Studio di settore TM28U – Commercio al dettaglio di tessuti, tappeti e biancheria per la casa

   Le attività interessate sono quelle relative ai codici attività:

     52.41.1 – Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa;

     52.48.C – Commercio al dettaglio di tappeti.

   Lo studio di settore TM28U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel Supplemento straordinario della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM28U relativo ai seguenti codici attività: 52.41.1 – Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa; 52.48.C – Commercio al dettaglio di tappeti approvato con decreto ministeriale del 15 febbraio 2002.

   Lo studio in esame consente una notevole semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti. Viene, infatti, meno, grazie all’evoluzione, l’obbligo di annotazione separata per gli operatori economici che utilizzano più punti vendita (cosiddetti “multipunto”).

   L’elaborazione del nuovo studio ha portato alla creazione di nuovi cluster, che passano da 8 a 9, e dalla ridefinizione delle distribuzioni ventiliche che prima erano suddivise solo per forma giuridica ed ora anche sulla base del personale dipendente.

4.19 Studio di settore TM29U – Commercio al dettaglio di mobili

   Le attività interessate sono quelle relative ai codici attività:

     52.44.1 – Commercio al dettaglio di mobili;

     52.48.5 – Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica.

   Lo studio di settore TM29U (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S.. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM29U approvato con decreto ministeriale del 15 febbraio 2002.

   L’evoluzione dello studio in esame ha permesso di isolare alcuni soggetti in cluster appositi, come quello raggruppante i negozi di cucine, e di eliminare altre tipologie più generiche a favore della creazione di ulteriori cluster più significativi, che sono infatti passati da 11 a 15.

   Sono state inoltre rielaborate le distribuzioni ventiliche, che prima dell’evoluzione erano suddivise per forma giuridica, mentre ora risultano suddivise sulla base della forma giuridica e della presenza o assenza di personale dipendente.

   Lo studio in esame consente una notevole semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti. Viene, infatti, meno, grazie all’evoluzione, l’obbligo di annotazione separata per gli operatori economici che utilizzano più punti vendita (cosiddetti “multipunto”).

   Il nuovo studio, ha permesso di dare soluzione al problema, già evidenziato nella circolare n. 58/E del 2002, che segnalava nello studio SM29U la presenza dell’indicatore di coerenza denominato produttività per addetto che poteva essere influenzato in modo significativo dal diverso modello organizzativo scelto dall’impresa. Questo indicatore è stato sostituito dal “valore aggiunto per addetto” ottenuto dal rapporto tra il valore aggiunto e il numero degli addetti in modo da evitare che l’utilizzo di un diverso modello organizzativo di impresa (terziarizzazione dei servizi di consegna e montaggio) possa portare a risultati di non coerenza.

   Il nuovo studio evoluto ha pertanto permesso di superare le criticità già evidenziate nel previgente studio di settore. Tuttavia, nonostante il nuovo studio sia stato elaborato sulla base dei nuovi dati forniti dai contribuenti, occorre tenere presente che, in particolari circostanze, nelle “svendite” degli articoli che costituiscono il “magazzino expo”, oltre alla rotazione “normale”del magazzino (già presa in considerazione nello studio), si verifica spesso la necessità di liberare i locali per effettuare il rinnovo straordinario delle aree espositive o per l’adeguamento degli stessi alle norme di sicurezza e di igiene. Relativamente al comparto cucine, è frequente l’esigenza di rinnovamento della gamma dei prodotti che impone la liquidazione dell’intero magazzino in tempi brevissimi. Questi fattori, comportano riduzioni del ricarico medio sulle vendite, in misura tanto maggiore, quanto più è limitato il fatturato rispetto al magazzino expo. Nel nuovo studio, quindi, sono stati inseriti i righi D53 e D54, al fine di misurare la percentuale degli acquisti di merci destinate all’allestimento di aree espositive e dei ricavi conseguiti dalla vendita delle stesse.

   Relativamente agli indicatori di coerenza, è importante notare che il magazzino clienti può subire variazioni casuali e non prevedibili, collegate sia alla tempistica di approvvigionamento, sia al fatto che, in prossimità delle festività di fine anno, non sia possibile effettuare la consegna prevista. Tali variazioni possono far abbassare l’indice di rotazione del magazzino, soprattutto per le piccole e medie imprese.

4.20 Studio di settore TM40A – Commercio al dettaglio di fiori e piante

   L’attività interessata è quella relativa al codice attività 52.48.A – “Commercio al dettaglio di fiori e piante” .

   Lo studio di settore TM40A (approvato con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 17 marzo 2005, pubblicato nel S.S. della G.U. n. 74 del 31 marzo 2005) sostituisce, a decorrere dal periodo d’imposta 2004, lo studio SM40A approvato con decreto ministeriale del 8 marzo 2002 e relativo alla medesima attività.

   Il nuovo studio è stato elaborato sulla base delle informazioni contenute nel modello SM40A costituente parte integrante della dichiarazione Unico 2003, nonché delle ulteriori informazioni contenute nell’apposito questionario per l’evoluzione dello studio ESM40 relativo al periodo d’imposta 2002.

   L’evoluzione dello studio in esame ha consentito di individuare 14 nuovi cluster, in luogo dei 9 che caratterizzavano il precedente studio, permettendo di rappresentare meglio le caratteristiche delle imprese che operano nel settore.

   Conformemente a quanto previsto negli altri studi di settore evoluti e al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, il nuovo studio consente l’applicabilità dello stesso ai soggetti che esercitano l’attività con più punti di vendita. Si ricorda, infatti che il precedente studio SM40A prevedeva una causa di inapplicabilità nei confronti delle imprese che esercitano l’attività con più punti di vendita.

   In coerenza con le novità che contraddistinguono gli studi di settore approvati per il periodo d’imposta 2004, anche lo studio TM40A utilizza le percentuali di lavoro prestato dal personale non dipendente ai fini del calcolo del relativo indicatore di coerenza e della stima dei ricavi.

   In relazione all’applicazione di tale studio, si evidenzia che l’individuazione di specifici gruppi omogenei di imprese, sulla base delle informazioni contenute nell’apposito questionario per l’evoluzione dello studio ESM40, ha consentito allo studio medesimo di tenere conto in maniera adeguata delle circostanze segnalate nel paragrafo 12.5.12 della circolare 58/E del 27 giugno 2002.

   Restano, tuttavia, ancora valide le cautele indicate nella citata circolare, con riguardo alla presenza del fenomeno dell’abusivismo e alla condizione critica delle piccole imprese che subiscono la concorrenza della distribuzione organizzata.

ALLEGATO 4

GLI STUDI REVISIONATI IN ANNI PRECEDENTI

   Le evoluzioni che hanno interessato gli studi negli anni precedenti sono stati:

     – a decorrere dal periodo d’imposta 2001, lo studio SG68U – Trasporto merci su strada;

     – a decorrere dal periodo d’imposta 2002, gli studi SD13U “Finissaggio dei tessili” e SG69A/B/C/D/E “Attività degli edili” (questi ultimi sostituiti da un unico studio SG69U);

     – a decorrere dal periodo d’imposta 2003, gli studi TD12U “Fabbricazione e commercio di prodotti di panetteria” (che costituisce l’evoluzione dei previgenti studi SD12U ed SM14U (solo con riguardo all’attività di “Commercio al dettaglio di pane”), TG44U “Alberghi ed affittacamere” (che costituisce l’evoluzione dei previgenti studi SG44U ed SG65U), TG61A “Intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61A), TG61B “Intermediari del commercio di mobili, articoli per la casa e ferramenta” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61B), TG61C “Intermediari del commercio di prodotti tessili, di abbigliamento (incluse le pellicce), di calzature e di articoli in cuoio” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61C), TG61D “Intermediari del commercio specializzato di prodotti particolari n.c.a. ed intermediari del commercio di vari prodotti senza prevalenza di alcuno” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61D), TG61E “Intermediari del commercio di macchinari, impianti industriali, navi e aeromobili, comprese macchine agricole e per ufficio” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61E), TG61F “Intermediari del commercio di materie prime agricole, di animali vivi, di materie prime tessili e di semilavorati” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61F), TG61G “Intermediari del commercio di combustibili, minerali, metalli e prodotti chimici per l’industria” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61G), TG61H “Intermediari di commercio di legnami e materiali da costruzione” (che costituisce l’evoluzione dello studio SG61H), TM01U “Commercio al dettaglio alimentare” (che costituisce l’evoluzione dei previgenti studi SM01U e SM27C), TM02U “Commercio al dettaglio di carni” (che costituisce l’evoluzione dello studio SM02U), TM05U “Commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature” (che accorpa i previgenti studi SM05A ed SM05B).

ALLEGATO 5

ELENCO NUOVE VARIABILI INSERITE – MODELLI STUDI DI SETTORE 2005

SD05U

Aggiunto un quadro Z con 2 righi

SD11U

Aggiunto un quadro Z con 2 righi

SD13U

Aggiunto un quadro Z con 2 righi

SD31U

Nel quadro D modificata la sezione Materiali di Produzione con l’aggiunta di due righi.

Aggiunto un quadro Z con 15 righi.

SG42U

Aggiunto un quadro Z con 3 righi.

SG48U

Aggiunto un quadro Z con 3 righi.

SG69U

Modificato il quadro Z preesistente con l’aggiunta di 10 righi.

SG79U

Aggiunto un quadro Z con 5 righi.

SG82U

Aggiunto un quadro Z con 7 righi.

SG83U

Aggiunto un quadro Z con 4 righi

SG88U

Modificato il quadro Z preesistente con l’aggiunta di 4 righi.

SK23U

Aggiunto un quadro Z con 7 righi.

SK24U

Aggiunto un quadro Z con 14 righi.

SK25U

Aggiunto un quadro Z con 20 righi.

SM13U

Aggiunto un quadro Z con 3 righi.

SM23U

Aggiunto un quadro Z con 3 righi.

SM24U

Nel quadro D modificata la sezione Prodotti Commercializzati con lo sdoppiamento di un rigo.

Aggiunto un quadro Z con 9 righi.

.

SM31U

Aggiunto un quadro Z con 13 righi.

SM33U

Nel quadro D modificata la sezione Tipologia di Prodotto con l’inserimento di 4 righi

Aggiunto un quadro Z con 12 righi.

SM40B

Aggiunto un quadro Z con 16 righi.

SM42U

Aggiunto un quadro Z con 1 rigo.

SM44U

Aggiunto un quadro Z con 3 righi.

SM45U

Aggiunto un quadro Z con 5 righi.

SM46U

Aggiunto un quadro Z con 4 righi.

SM48U

Aggiunto un quadro Z con 6 righi.