Enti pubblici

Tuesday 07 October 2003

Riduzione del debito. Il Commissario Europeo Solbes tira le orecchie all’ Italia. Commento del Commissario Pedro Solbes sulla finanziaria per il 2004. Bruxelles, 2 ottobre 2003

Riduzione del debito. Il Commissario Europeo Solbes tira le orecchie allItalia

Commento del Commissario Pedro Solbes sulla finanziaria per il 2004. Bruxelles, 2 ottobre 2003

“La Commissione darà la sua valutazione del bilancio del 2004 e degli obiettivi a medio termine della politica di bilancio italiana soltanto dopo un esame completo ed accurato delle misure proposte, nell’ambito dell’esercizio di valutazione del programma di stabilità che l’Italia presenterà entro la fine di quest’anno..

Come prima reazione, è evidente che gli sviluppi di bilancio in Italia, come altrove in Europa, sono stati negativamente influenzati da un rallentamento congiunturale nel primo semestre sensibilmente peggiore di quanto inizialmente previsto. D’altra parte, gli indicatori disponibili suggeriscono un miglioramento delle prospettive di un moderato recupero nel secondo semestre dell’anno. Gli obiettivi di deficit del governo per il 2003 ed il 2004 sono inferiori al valore di riferimento del 3% e ciò è incoraggiante. Altrettanto si può dire del fatto che il governo proponga che circa 1/3 della manovra consista di misure strutturali.

Ciò non toglie che il ricorso a misure una tantum sia ancora molto consistente e questo comporti notevoli rischi per l’attuazione del bilancio e per il futuro. Il miglioramento del saldo strutturale per quest’anno e l’anno prossimo secondo quanto programmato dal governo sarà inferiore all’obiettivo di mezzo punto percentuale di PIL stabilito dal Consiglio dei Ministri. Ciò è motivo di particolare preoccupazione anche in considerazione dell’elevato rapporto debito/PIL.

Infatti, il sentiero di riduzione del debito è ancor meno ambizioso di quanto previsto nel programma di stabilità dell’anno scorso. Ciò è in contrasto con il parere del Consiglio Ecofin del 21 gennaio 2003 sul programma di stabilità italiano, che affermava chiaramente che “il percorso di riduzione del debito dovrebbe essere significativamente più veloce”.