Ambiente

Tuesday 27 June 2006

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Atto di indirizzo recante: «Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi» G.U. n° 144 del 23 Giugno 2006

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Atto di indirizzo recante: «Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi» G.U. n° 144 del 23 Giugno 2006

Al Presidente della Regione Abruzzo

Al Presidente della Regione Basilicata

Al Presidente della Regione Calabria

Al Presidente della Regione Campania

Al Presidente della Regione Emilia-Romagna

Al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia

Al Presidente della Regione Lazio

Al Presidente della Regione Liguria

Al Presidente della Regione Lombardia

Al Presidente della Regione Marche

Al Presidente della Regione Molise

Al Presidente della Regione Piemonte

Al Presidente della Regione Puglia

Al Presidente della Regione Sardegna

Al Presidente della Regione Sicilia

Al Presidente della Regione Toscana

Al Presidente della Regione Umbria

Al Presidente della Regione Valle d’Aosta

Al Presidente della Regione Veneto

Al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano

Al Presidente della Provincia autonoma di Trento

e per conoscenza

All’on. Linda Lanzillotta, Ministro per gli

affari regionali e autonomie locali

Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi

per la stagione estiva 2006

La storia recente del fenomeno degli incendi boschivi ha

registrato, nel periodo 1990-2005, oltre 155.000 eventi sul

territorio nazionale.

Il fenomeno ha assunto caratteristiche di continuita’ nello

spazio e nel tempo, richiedendo sempre maggior impegno da parte delle

istituzioni pubbliche che sono chiamate ad assicurare la massima

attenzione al problema.

Alcuni fattori socio-economici continuano ad incidere

negativamente e non sono compensati dalla crescita della sensibilita’

ecologica della collettivita’ e dal maggior impegno dello Stato e

delle regioni.

Tenuto conto che le condizioni meteorologiche per i prossimi mesi

estivi sono destinate a favorire l’intensificarsi del fenomeno,

principalmente nel sud Italia e nelle isole, ritengo doveroso fornire

essenziali «indirizzi operativi», che vengono emanati ai sensi

dell’art. 5, comma 2) della legge 9 novembre 2001, n. 401, nel

contesto delle rilevanti competenze attribuite dalla legge

21 novembre 2000, n. 353, affinche’ vengano adottate tutte le

iniziative ed attivita’ necessarie a prevenire e fronteggiare in modo

risolutivo ogni situazione di emergenza.

In tale ottica si colloca l’attivita’ di previsione delle

condizioni di pericolosita’ degli incendi boschivi, promossa dal

dipartimento della protezione civile attraverso la rete dei centri

funzionali di cui alla direttiva emanata il 27 febbraio 2004, che

consente di attivare, da parte delle sale operative unificate

permanenti, la fase di attenzione in tempi utili per una proficua

azione di contrasto degli eventi e dei potenziali fattori d’innesco.

Anche se di fronte ad una diversita’ di situazioni e di

possibilita’ applicative dei piani antincendio, peraltro richiamata

nella relazione della corte dei conti «sezione centrale di controllo

sulla gestione delle amministrazioni dello Stato» n. 570/05/CG del

25 ottobre 2005, ritengo che l’impegnativo lavoro svolto dalle

regioni dall’emanazione della legge n. 353/2000, consente di giungere

nelle migliori condizioni di capacita’ organizzativa ed operativa

all’appuntamento dell’apertura della campagna estiva, che per

quest’anno, ai sensi del comma 1, art. 1, della legge n. 152/2005, e’

fissata al 12 giugno prossimo e, fatta salva la possibilita’ di

proroga determinata dall’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche

e dalla persistenza delle condizioni di rischio, terminera’ il

30 settembre 2006.

In vista della campagna estiva, quindi, ritengo di dover

rivolgere un particolare invito alle SS.LL. perche’ sia assunta,

nell’ambito delle rispettive competenze, ogni ulteriore iniziativa

utile alla riduzione del rischio di incendi boschivi e contenere per

quanto possibile i danni da essi causati, nell’ottica della

salvaguardia delle persone e dei beni.

Pertanto, si rappresentano di seguito alcuni indirizzi operativi

rivolti ad un miglioramento dei risultati, pur buoni, che sono stati

conseguiti in passato e che sono finalizzati a:

provvedere prontamente ad attivare i piani di previsione,

prevenzione e lotta attiva coerenti con le linee guida emanate in

materia dal Governo e, comunque, ad adottare tutte le misure e le

azioni necessarie in assenza di tali piani e anche ad anticipazione

degli stessi;

attivare in tempi rapidi le sale operative unificate

permanenti, in considerazione del ruolo decisivo che esse rivestono

per un efficace coordinamento tra i diversi soggetti che concorrono

alla lotta agli incendi boschivi;

definire con il Corpo Forestale dello Stato e con il Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco specifiche intese ed accordi su base

locale, nell’ambito dei quali non andra’ trascurata la presenza di

componenti significative ed in alcuni casi preponderanti quali operai

forestali e volontari;

potenziare i sistemi antincendio regionali e locali anche

nell’evidente presupposto che qualsiasi azione incentrata

sull’utilizzo dei mezzi aerei puo’ risultare efficace solo a

condizione di essere affiancata ed integrata dall’impiego coordinato

di unita’ e mezzi in grado di assicurare la necessaria opera di

contenimento e di contrasto a terra;

provvedere ad informare tempestivamente il Dipartimento della

protezione civile della situazione degli incendi in atto, unica vera

modalita’ per permettere l’intervento piu’ efficace della flotta

aerea dello Stato;

assicurare la pronta attuazione delle «procedure operative per

la richiesta di concorso della flotta aerea dello Stato in occasione

di incendi boschivi», ponendo particolare attenzione al sistema di

allertamento dei mezzi aerei coordinati dal Dipartimento della

protezione civile, al fine di assicurare la prontezza e la

proficuita’ degli interventi senza ritardo alcuno e di far si’ che

l’impiego delle diverse tipologie di mezzi aerei disponibili risulti

coerente con le caratteristiche degli incendi e dei territori dagli

stessi interessati;

adottare tutte le misure necessarie ad assicurare, per quanto

possibile, la sicurezza dell’attivita’ di volo della flotta aerea

antincendio, perche’ impianti, costruzioni, piantagioni ed opere che

possono costituire pericolo per il volo ed intralcio alle attivita’

di spegnimento degli incendi boschivi in atto, siano provvisti di

segnalazione sia a terra che aeree;

provvedere al continuo aggiornamento delle limitazioni dei

punti di approvvigionamento idrico, con particolare attenzione alla

presenza anche temporanea di ostacoli al volo ed al carico d’acqua;

avviare nei confronti dei cittadini, e soprattutto dei giovani,

un sistema di comunicazione diretto a diffondere, nelle forme piu’

opportune, la cultura della protezione civile ed in particolare

l’informazione relativa agli incendi boschivi e alle conseguenze

sociali e ambientali che ne derivano.

Comunico, inoltre, che le varianti alla direttiva concernente il

concorso della flotta aerea dello Stato in caso di incendi boschivi

per l’anno 2006 non comportano sostanziali modifiche alle procedure

operative consolidate negli ultimi anni.

Confido vivamente che tutte le diverse componenti istituzionali

chiamate ad operare nel settore concorrano, anche se a diverso

titolo, alla piu’ efficace azione di prevenzione e lotta attiva agli

incendi boschivi ma con assoluta unitarieta’ di intenti.

Il Dipartimento della protezione civile assicurera’, come sempre,

il coordinamento delle azioni di competenza dello Stato e garantira’

ogni assistenza e collaborazione per il miglior successo della

campagna A.I.B. 2006.

Roma, 9 giugno 2006

Il Presidente: Prodi