Penale

Thursday 24 July 2003

Mai pià pena di morte in Europa. E’ il senso della dichiarazione della Presidenza UE 14.7.2003.

Mai più pena di morte in Europa. E il senso della dichiarazione della Presidenza UE 14.7.2003

Dichiarazione della Presidenza a nome dell’Unione europea per segnare l’entrata in vigore del protocollo n. 13 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo riguardante l’abolizione totale della pena di morte, Bruxelles, 14 luglio 2003

L’Unione europea accoglie con favore l’entrata in vigore il 1º luglio 2003 del protocollo n. 13 [1] della Convenzione europea dei diritti riguardante l’abolizione totale della pena di morte.

Detto protocollo sancisce il divieto totale della pena di morte, anche per i crimini perpetrati in tempo di guerra e di minaccia imminente di guerra. Non saranno consentite né deroghe né riserve al protocollo n. 13 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. A tutt’oggi, 41 dei 45 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno firmato il protocollo, che è stato aperto alla firma di tali Stati solo poco più di un anno fa, a Vilnius, il 3 maggio 2002.

L’abolizione della pena di morte anche per quanto riguarda atti commessi in tempo di guerra o di minaccia imminente di guerra va discussa nel contesto più ampio della tendenza globale verso l’abolizione universale della pena di morte.

L’Unione europea esorta gli Stati membri del Consiglio d’Europa, che non l’abbiano ancora fatto, a firmare il protocollo n. 13 e a ratificare il protocollo n. 6 che abolisce la pena di morte in tempo di pace. L’Unione europea auspica altresì che il Giappone e gli Stati Uniti, che hanno lo status di osservatori presso il Consiglio d’Europa, siano incoraggiati a prendere in considerazione iniziative per l’abolizione della pena di morte.

LUnione europea ribadisce la sua posizione ferma e di lunga data contro lapplicazione, in qualsiasi circostanza, della pena di morte, pena che offende gravemente la dignità umana, aumenta la brutalità e non apporta alcun valore aggiunto sotto il profilo della dissuasione. Per questi motivi, la pena di morte è stata abolita in tutti i paesi dellUnione europea. A tale riguardo è importante sottolineare che la comunità internazionale ha escluso il ricorso alla pena di morte, quando ha creato giurisdizioni e tribunali penali internazionali competenti per giudicare i crimini più odiosi quali il genocidio e i crimini contro lumanità.

Nei paesi che mantengono la pena di morte, l’UE mira ad ottenere che ne sia limitata progressivamente l’applicazione, che siano rispettate le severe condizioni per il ricorso alla pena capitale enunciate in numerosi strumenti internazionali in materia di diritti dell’uomo, e che sia stabilita una moratoria sulle esecuzioni capitali ai fini della definitiva abolizione della pena di morte. L’UE ribadisce la sua preoccupazione per la condanna a morte di giovani di età inferiore ai 18 anni al momento della commissione del reato.

È vivo desiderio dellUnione europea che la pena di morte sia abolita di fatto e di diritto in tutti i paesi del mondo, in tempo di pace e in tempo di guerra.

I paesi aderenti Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica slovacca e Slovenia, i paesi associati Bulgaria, Romania e Turchia, nonché i paesi dell’EFTA membri dello Spazio economico europeo aderiscono alla presente dichiarazione.