Ambiente

Saturday 09 October 2004

Il maxi bollo per le SUV: il parere del sottosegretario al Ministero dell’ Ambiente

Il maxi bollo per le SUV: il parere del
sottosegretario al Ministero dell’Ambiente.

Interrogazione
n. 5-03549 Realacci: Misure per la riduzione dell’inquinamento derivante dagli
autoveicoli SUV. TESTO DELLA RISPOSTA del sottosegretario all’Ambiente
Roberto Tortoli

In merito a
quanto indicato nell’interrogazione a risposta immediata [1] presentata dagli
On.li Realacci, Iannuzzi, Reduzzi e
Franceschini e concernente i provvedimenti che si intendono adottare per la
riduzione delle emissioni inquinanti provenienti dai SUV (Sport Utility
Vehicles), si rappresenta che il problema dell’inquinamento atmosferico,
malgrado i numerosi provvedimenti attuati dal Ministero, regioni ed enti locali
nel corso degli ultimi anni, continua a rivestire, soprattutto in ambito
urbano, una notevole criticità.

Dalle comunicazioni sulla qualità
dell’aria, relative all’intero territorio nazionale, che il Ministero trasmette
annualmente alla Commissione Europea ai sensi del decreto legislativo n. 351
del 1999, risulta, infatti, che in molte delle principali città sussistono
rischi di superamento dei limiti previsti per le polveri fini e per gli ossidi di azoto.

Dalle stesse comunicazioni e da
numerosi studi di settore risulta evidente che la
principale fonte di tali inquinanti, in ambito urbano, è costituito dai
trasporti. Gli enti locali, anche grazie ai contributi del Ministero, stanno
provvedendo al rinnovo delle flotte di veicoli adibiti a servizi di pubblica
utilità e, anche in virtù di iniziative del Ministero
volte a diffondere l’uso di gas metano per autotrazione stanno aumentando le
flotte di taxi e di veicoli commerciali leggeri alimentate a metano.

Per quanto riguarda il trasporto
privato, accanto alle iniziative, sostenute dal Ministero, volte a ridurre il
numero degli spostamenti casa lavoro, su cui è stato recentemente istituito un
tavolo di collaborazione con le parti sociali, lo stesso ritiene senz’altro
utile valutare la possibilità di introdurre un meccanismo di tassazione differenziata in funzione delle emissioni e dei consumi
specifici dei veicoli, al fine di scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo,
soprattutto in ambito urbano, di veicoli ad elevati consumi ed emissioni. Così
come peraltro è previsto dalla nuova normativa francese, richiamata
nell’interrogazione I veicoli SUV sono alcuni, ma non i soli, veicoli che
presentano in media elevati consumi e, di conseguenza, elevate emissioni di inquinanti (principalmente polveri, idrocarburi e ossidi
di azoto) per passeggero per chilometro percorso che, associati ad elevati
ingombro, ne fanno veicoli particolarmente inadatti a circolare in ambiente
urbano.

Al riguardo, si evidenzia che gli
introiti derivanti da un tale meccanismo fiscale sarebbero opportuni nella
misura in cui gli stessi fossero utilizzati allo scopo di finanziare interventi
volti a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle aree che presentano maggiori criticità.

L’introduzione di una tassazione differenziata richiede tuttavia un accurato studio di
fattibilità che analizzi nel dettaglio i consumi, le emissioni, le percorrenze
medie riferite alle categorie di veicoli più diffuse in ambito urbano. Il
Ministero si è già attivato in questa direzione per definire un quadro
complessivo e puntuale di riferimento delle prestazioni ambientali delle
diverse categorie di veicoli attualmente sul mercato.

I risultati di tali studi, oltre
a costituire il punto di partenza per la formulazione di una eventuale
proposta di tassazione differenziata, saranno resi noti ai Sindaci e alle
autorità regionali competenti per la gestione della qualità dell’aria, ai fini
dell’adozione, qualora le circostanze lo richiedano, dei provvedimenti di
limitazione alla circolazione di alcune categorie di veicoli, da adottarsi ai
sensi dell’articolo 7 del Nuovo Codice della Strada e ai sensi degli articolo 7
del decreto legislativo n. 351 del 1999. Si ricorda, inoltre, che il Ministero
ha recentemente collaborato con il Ministero delle infrastrutture e trasporti
alla redazione della "Guida relativa al risparmio
di carburante e alle emissioni di CO2", nel quale sono state fornite
indicazioni sui consumi dei veicoli in funzione della loro tipologia e linee
guida sulle modalità di utilizzo dei, veicoli per limitare i consumi.

Tale documento, destinato
prevalentemente ai consumatori, sottolinea
l’importanza di creare "una responsabilizzazione del conducente
automobilistico", attraverso una corretta informazione
ed una formazione mirata a promuovere "comportamenti di guida
eco-compatibili" (ad esempio, limitare la velocità rispetto a quella
massima consentita, utilizzare in modo appropriato l’aria condizionata, preferire
marce più alte, etc.).